Pietro Sartore, Gabriella Esposito, Mario Bruno, Ornella Piras, Raimondo
Cacciotto, Beniamino Pirisi e Valdo Di Nolfo, consiglieri comunali del
centro sinistra di Alghero all'opposizione, intervengono con una nota
dopo il recente consiglio comunale.
"Chiedevamo solo un po’ di concretezza e coraggio.
In consiglio
volevamo - affermano - venisse approvata la nostra mozione, che
contiene la proposta di destinare 1.000.000 (un milione di euro)
dell’avanzo disponibile per un pacchetto di misure urgenti per un
“contributo alla ripresa” e un “contributo all’affitto” da destinare a
fondo perduto a tutte le attività produttive e agli operatori
economici del territorio, la cui attività sia stata sospesa a causa
dell’emergenza Covid.
Un atto finalmente concreto.
La maggioranza però non voleva che si
indicassero cifre, preferiva una semplice mozione di intenti.
Durante
la discussione bugie ripetute dei consiglieri di maggioranza che
sostenevano che non si potevano indicare importi precisi perché ancora
non si conosceva l'ammontare dell'avanzo disponibile, che, invece, è
ovviamente noto visto che il bilancio è già stato dato ai revisori,
come ha, candidamente, ricordato il consigliere Mulas.
Melina e bugie fatte solo per tenersi le mani libere e prendere tempo,
mentre nel frattempo le nostre imprese vorrebbero risposte, risposte
concrete, risposte subito.
Peraltro, poiché Il decreto Rilancio lascia la facoltà ai comuni di
spostare il pagamento dell’acconto IMU, in scadenza il 16 giugno, al
30 settembre, chiedevamo e chiediamo all’Amministrazione di aderire
immediatamente alla misura e rinviare il pagamento della rata IMU per
attività e famiglie algheresi, che hanno subito danni economici a
causa dell’emergenza sanitaria.
Senza neppure arrivare al voto, invece, la maggioranza ha preferito
interrompere i lavori del consiglio.
Sei ore di consiglio, in cui il
sindaco non ha spiccicato neppure una parola, e alla fine non si
arriva neppure al voto perché la maggioranza non vuole.
Si potevano approvare misure importanti e di sostegno concreto -
concludono - ma la maggioranza non era interessata: le imprese e le
famiglie algheresi possono aspettare. "