Chissà se i paladini del risparmio a tutti i costi sulla sanità sarda
che nella precedente legislatura e a cominciare dal senatore a vita
Mario Monti in ambito nazionale, hanno dato lezioni di gestione
virtuosa tagliando rami secchi, indebolendo reparti, vanificando
servizi, riducendo i livelli assistenziali, non sostituendo il
personale andato in pensione e lasciando marcire le graduatorie per le
assunzioni degli infermieri, avranno oggi il coraggio di sostenere
quelle tesi.
Chissà se oggi si appunteranno ancora le medagliette al
petto come trofei da esibire dopo imprese eroiche. E chissà se avranno
anche il coraggio di mettere cospicui premi di rendimento da assegnare
ai manager pubblici che hanno fatto il loro virtuoso lavoro.