Bocconi amari nel centro destra

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Franco Cuccureddu, Coordinatore Sardegna Civica, Gianfranco Scalas, segretario Fortza Paris e Antonio Nicolini, segretario UdS Sardi Uniti, tutti protagonisti in quota parte delle elezioni regionali che hanno portato alla vittoria del centro destra e alla formazione della giunta guidata da Christian Solinas, non riescono a digerire che il dopo voto non è stato equilibrato per quanto riguarda il riconoscimento del ruolo svolto dalle tre componenti politiche anche in riferimento al successo elettorale. Stato d'animo che emerge chiaramente da una nota appena diffusa che riportiamo di seguito.

"Uniti per affrontare la sfida del secolo. Questo l’appello del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a tutti i Partiti politici e a tutti i livelli per affrontare e superare la drammatica crisi del “coronavirus“ e delle sue conseguenze sanitarie, economiche, sociali. Siamo in guerra, agiamo insieme, sostiene l’ex Presidente della BCE Mario Draghi in una lettera al Financial Times. Appare evidente, non potrebbe essere diversamente, che in ragione della verità del monito, il richiamo è stato accolto in campo nazionale. 

In Sardegna - evidenziano - non solo non si è coinvolta la minoranza, ma neppure quelli che hanno contribuito in maniera sostanziale a far vincere le recenti elezioni regionali, rinunciando così ad un apporto ricco di esperienze e competenze. Non possiamo dimenticare che la Sanità insieme al Trasporto pubblico locale e alla Continuità territoriale sono di diretta competenza della Regione. Siamo alle porte di una non più rinviabile rivoluzione del sistema sanitario sardo; alla non più rinviabile riforma della burocrazia regionale e adeguamento strutturale dell’apparato amministrativo regionale legato alle esigenze nuove derivanti dai nuovi sistemi informatici, dove occorre conoscenza e competenza. I cambiamenti epocali non possono seguire le indicazioni degli esperti e il politico non è l’esperto degli esperti, ma deve avere chiaro l’obiettivo di assumere in pieno le proprie responsabilità. Occorre allora coinvolgere tutti, - concludono - a cominciare dal personale sanitario che non può essere mandato in reparto a mani nude, fino ai medici di base, primo -fondamentale- presidio della Sanità".