Riformatori a Porto Torres: «rompere l'isolamento politico»

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I Riformatori Sardi di Porto Torres si sono presentati sabato mattina presso la sala capitolare della Basilica di San Gavino «non solo in vista della prossima tornata elettorale che eleggerà la nuova amministrazione comunale - spiega il coordinatore cittadino Franco Satta - ma soprattutto per un impegno saldo e costante che abbia l’obiettivo di migliorare una città ed un territorio che meritano particolari attenzioni per le numerose potenzialità finora inespresse.» Insieme a Satta, nel pieno rispetto della rappresentanza di genere, la coordinatrice Rosanna Carbone che punta su una squadra giovane, oltre che instaurare un rapporto di confronto costruttivo soprattutto con le associazioni che rappresentano i cittadini, ascoltando le loro istanze e le loro proposte.

Alla conferenza era presente il coordinatore e consigliere regionale Aldo Salaris, con anche i principali esponenti dei Riformatori del sassarese in rappresentanza delle città di Sassari, Olmedo, Alghero, Ittiri, Ozieri, Castelsardo. «Porto Torres è una realtà che deve tornare ad essere protagonista dello sviluppo del nord ovest» - sostiene Salaris che ha esposto gli interventi finanziati dalla Regione, attualmente in corso di progettazione da parte dei soggetti attuatori, riguardanti l’infrastruttura portuale come la realizzazione dello scalo di alaggio e varo delle imbarcazioni con travel lift e la sistemazione dell’approdo di Cala Reale all’Asinara.

Tra i principali punti del programma, oltre che di portualità, si è parlato di sanità e di quali debbano essere gli interventi per garantire un servizio di prima assistenza efficace ed efficiente. Ma non solo; turismo e archeologia per rendere Porto Torres attrattiva rispetto a nuovi flussi turistici. Ambiente sostenibile, beni culturali, sviluppo dell’accoglienza e del turismo, questi, a detta dei Riformatori, sono i pilastri fondamentali da migliorare, insieme al decoro urbano, alle infrastrutture e ai servizi.

«Riteniamo che sia giunto il momento di partecipare attivamente alla costruzione di un volano virtuoso che possa contribuire al rilancio dell’economia e in prospettiva a quello del sistema produttivo locale, base fondamentale per creare nuove opportunità di lavoro» sostengono Satta e Carbone i quali spiegano che «il progetto politico dei Riformatori Sardi per Porto Torres nasce in una fase storica cruciale per l’economia del territorio, in un momento in cui appaiono favorevoli le condizioni per dare forma e portare a compimento piani strategici mirati allo sviluppo a supporto e/o alternativi a quelli finora condotti. Uno degli obiettivi fondamentali sarà quello di rompere l’isolamento politico e amministrativo, assolvendo il ruolo e la funzione spettante a Porto Torres nel complesso dell’area vasta e della rete metropolitana del Nord-Ovest della Sardegna» concludono dal coordinamento.