I Consiglieri del gruppo “Progressisti” in Consiglio regionale della
Sardegna intervengono dopo la sentenza della Corte Costituzionale
sui referendum.
“Lo avevamo pronosticato in Aula: il referendum voluto
dalla Lega Nord e patrocinato dal Presidente della Regione è stato
cassato dalla Consulta.
Chi parla di “democrazia negata” o non sa o fa finta di non sapere - afferma il gruppo di opposizione - fornendo solo un ulteriore esempio
del pressappochismo con cui governa la cosa pubblica.
Dovrebbero piuttosto chiedere scusa per il tempo fatto perdere al
Consiglio regionale che per tre sedute ha dovuto discutere di questo
tema. Prima per richiedere il referendum e poi, in altre due
occasioni, per tentare di correggere i pasticci contenuti nel primo
testo.
L’Aula lavora pochissimo: si è riunita tre volte a novembre e tre a
dicembre mentre per il mese di gennaio, complici le “meritate”
vacanze, è prevista una sola riunione, convocata peraltro dalla
minoranza sui temi di continuità territoriale e entrate.
Il poco tempo che si trascorre in Consiglio è tutto fuorché
produttivo, visto lo scarso numero di leggi approvate, l’alto numero
di impugnazioni e il modo non più tollerabile con cui si stanno
decidendo le priorità per l’Isola.
La decisione della Consulta era inevitabile: il testo del referendum
leghista era scritto male e presentava errori non sanabili in alcuna
maniera che avevamo puntualmente sottolineato in Aula il 25 novembre,
giorno dell’approvazione della richiesta da parte del Consiglio
regionale.
Se il Presidente e la sua maggioranza ci avessero ascoltato, si
sarebbe sicuramente risparmiato una brutta figura, l’ennesima, alla
nostra Regione.
Ma il prestigio della Sardegna non sembra interessare alla maggioranza
a cui importa solo di mostrarsi più realista del re davanti a chi, dal
nord, detta l’agenda e i tempi del consiglio regionale e impone i suoi
uomini nei posti di sottogoverno.
Quanto avvenuto in merito al referendum - concludono i progressisti -
è solo uno dei tanti esempi, probabilmente il più innocuo, degli
effetti nefasti che sta avendo nell’isola l’abbraccio mortale con la
Lega.”