“Obiettivo della Giunta regionale è quello di avvalersi finalmente
delle norme di attuazione dello Statuto regionale, rimaste
inutilizzate per decenni. Statuto che vogliamo attualizzare e rendere
sempre più efficace, rilanciando con forza la specialità e l’autonomia
della Sardegna. Un ritorno alle ragioni originarie di carattere
economico, sociale, storico e geografico, che ne resero opportuno il
riconoscimento”. Lo ha detto il presidente della Regione, Christian
Solinas, durante l’incontro, a Villa Devoto, con il ministro degli
Affari regionali, Francesco Boccia.
Pochi giorni fa, a Roma, proprio col ministro Boccia era stata siglato
l’accordo da 2,1 miliardi di euro tra Governo e Regione Sardegna: "Si
tratta di risorse aggiuntive, non della rimodulazione di somme
esistenti – ha sottolineato il Presidente della Giunta regionale –
Finanziamenti che verranno inseriti nel bilancio regionale secondo le
nostre scelte, senza alcun vincolo di destinazione, per rilanciare
crescita e sviluppo dell’Isola. In particolare, è previsto un piano
straordinario per le infrastrutture del valore di 1 miliardo 600
milioni di euro (cinque punti del Pil dell’intera Sardegna), che
riguarderà soprattutto il potenziamento e il completo ammodernamento
delle reti ferroviarie, con l’arrivo in Sardegna dell’alta velocità,
così da rendere più rapida e fruibile la linea dorsale dalla quale
partiranno le diramazioni più importanti verso il Nuorese e la
Gallura. Una parte del piano, invece, sarà orientato sulle strade,
attualmente in condizioni inaccettabili e oggetto di contenziosi
infiniti che bloccano i cantieri”.
Sempre in tema di trasporti, il presidente Solinas ha ricordato che la
Regione è impegnata per l’attuazione della continuità territoriale
marittima e aerea: “Per quest’ultima abbiamo già sottoposto al
Ministero una bozza d’intesa dalla quale potrà scaturire il nuovo
modello. Intanto, la battaglia per l’insularità va avanti sul piano
costituzionale, che ovviamente prevede tempi lunghi, ma con questo
accordo, e con quelli che seguiranno, stabiliremo punti fermi e
progetti concreti per l’affermazione di alcuni diritti fondamentali
dei Sardi”.
“La legge di stabilità nazionale - ha evidenziato il Presidente - lega
la rinuncia ai contenziosi da parte della Regione all’inserimento di
questi stanziamenti per la Sardegna. Perciò, a dispetto degli
scettici, ritireremo i contenziosi solo quando la legge sarà
definitivamente approvata in Parlamento”. Infine, è stato annunciato
il rinnovo della commissione paritetica Stato-Regione.