“Non ho mai avuto intenzione di interferire sulle competenze dei
dirigenti, prova ne sia che mai è intervenuta alcuna ingerenza sugli
atti degli uffici amministrativi”. Lo precisa l’assessore regionale
dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, che giudica “inammissibile e priva
di qualsiasi fondamento” la proposta di ordine del giorno di censura
politica presentata nei suoi confronti in Consiglio da un gruppo di
consiglieri dell’opposizione.
“La mia richiesta - evidenzia l’esponente della Giunta Solinas - ha
riguardato semplicemente la necessità di conoscere l’operato dei
dirigenti, a motivo della responsabilità politico-amministrativa che
grava su ogni singolo assessore. La mia iniziativa interviene anche in
applicazione della disciplina dettata in tema di comunicazione,
trasparenza e controllo contenuta nella stessa legge 31 del 1998
sull'organizzazione degli uffici della Regione.
Una legge - sottolinea
l'assessore Murgia - improntata al rispetto dei criteri di chiarezza e
trasparenza nella gestione amministrativa e al dovere di comunicazione
interna ed esterna, secondo cui tutti i compiti degli assessori
possono essere portati avanti solo sulla base di una tempestiva
conoscenza di tutta l’attività svolta all’interno dell’assessorato,
ben prima quindi che gli atti degli uffici abbiano avuto esecuzione”.
Gli assessori - ricorda poi Gabriella Murgia - sono chiamati “a
rispondere dell’intera attività dell’assessorato, sia nei confronti
della Giunta e del Consiglio regionale, sia dei cittadini, ai quali
appartiene la Regione, che quindi hanno il diritto di venire a
conoscenza dell’attività svolta da tutti i suoi organi. Pertanto
nessun ragionevole motivo può giustificare la pretesa di mantenere
segreto il contenuto degli atti posti in essere dagli uffici
amministrativi, che tra l’altro - conclude l’assessore
dell’Agricoltura - intervengono esclusivamente per soddisfare motivi
di interesse pubblico generale in base a regole di massima trasparenza
e non a finalità diverse”.