L'ex sindaco Mario Bruno, sonoramente sconfitto alle ultime
amministrative addirittura al primo turno, replica alle accuse di
Forza Italia secondo la quale la Fondazione Alghero sarebbe stata
lasciata in condizioni disasastrose.
"Forza Italia tenta di mascherare la propria incapacità politica con
la sindrome dello specchietto retrovisore, attaccando chi c’era prima.
In realtà se si legge tra le righe il documento del direttivo
forzista, si capisce che l’obiettivo è anche il sindaco Conoci che non
riesce a trovare la quadra per comporre i cda delle partecipate, senza
prima aver approvato il ripristino degli emolumenti.
Sete di potere e
poco volontariato da quelle parti, e allora, con chi se la prendono?
Con chi gli ricorda che la promessa “Holy colors” era solo una boutade
elettoralistica, che la stagione invernale è alle porte e non c’è
traccia di programmazione alcuna.
E se Sant Miquel, con Mamatita Festival che cresce e coinvolge le
scuole, è frutto delle scelte della amministrazione uscente (ricordate
la loro pretestuosa polemica dei buchi sull’asfalto per il circo
Paniko?) la stessa ha avuto comunque il riguardo di lasciare alla
nuova amministrazione la responsabilità delle scelte per il resto del
calendario. Il bilancio della fondazione, nonostante accuse false e
infondate, è sano e risente della ciclicità degli introiti delle
Grotte, sana è la situazione di cassa con circa 1 milione di euro di
liquidità a oggi, notevole è il valore della produzione passato da
circa 1 milione del 2013 a 2.2 milioni circa di oggi.
Finalmente la Fondazione ha un suo patrimonio con il terreno adiacente
il nuraghe Palmavera per il quale sono state reperite risorse per ben
510 mila euro per nuovi servizi biglietteria, accoglienza e
parcheggio. L’incasso delle grotte è in costante crescita e anche
quest’anno verrà superato il dato record della scorsa stagione.
Aspettiamo il programma di mondorurale e il Cap d’Any, per i quali
auspichiamo il successo degli scorsi anni e in particolare della
formula vincente dello scorso anno con la doppia serata del 30 e del
31 che ha fatto registrare il sold out in città per più giorni e non
solo per una notte.
O come JazzAlguer (che vorremmo vedere confermato anche perché non
costa un euro alle casse comunali), o gli eventi sportivi come la
grande partenza del Giro d’Italia, il mondiale rally, quello di tennis
in carrozzina, il Beach Soccer. Sono stati anni in cui Alghero è stata
fiera del suo ruolo e della sua vocazione internazionale con la finale
della capitale italiana della cultura, il ruolo Unesco, il marchio del
corallo e gli allestimenti urbani, con il lavoro dei ragazzi
dell’artistico sapientemente guidati, con l’apertura del museo
archeologico e il restyling del museo del corallo e tanto altro ancora
che ha contributo a fare di Alghero una città di cultura. Ma se questi
sono i presupposti paventati dalla nota dei piccoli berlusconiani
locali, - conclude Mario Brunbo - si rischia di fare tanti passi
indietro e di riempire la città solo di parolai a cui piace solo la
polemica fine a se stessa."