I gruppi consiliari "Progressisti", "Partito Democratico" e "Liberi
e Uguali" in consiglio regionale hanno diffuso una nota nella quale
attaccano pesantemente la giunta Solinas ritenendo che con la crisi di
governo gli impegni assunti in aula dal presidente siano ormai "carta
straccia". Gli esponenti del centro sinistra chiedono al presidente
Michele Pais la convocazione del Consiglio regionale.
"Appena quattro giorni fa il Presidente della Regione, - si legge
nella nota - in una delle sue rarissime apparizioni in Consiglio
regionale, ha sbandierato i risultati delle sue interlocuzioni con il
Governo.
Il Governo degli amici, evidentemente, non aveva avvisato l’amico
Solinas della propria precarietà e del fatto che né il sottosegretario
Garavaglia, né la Ministra Stefani incontrati a Roma, fossero nelle
condizioni di fare promesse, nemmeno di breve periodo.
Esiste davvero qualcosa di concreto o il Presidente ha capito male?
Sarà stato preso in giro? O avrà lui stesso voluto prendersi gioco
della Sardegna e dei sardi parlando di un accordo senza avere niente
di scritto in mano e che quindi, al netto di stravolgimenti delle
prossime ore, è destinato a rimanere lettera morta?
Ora è necessaria chiarezza in vista della prossima legge di stabilità
regionale che, senza una risposta da Roma, rischia di essere di
lacrime e sangue.
Stando a quanto ci è stato raccontato in aula a settembre sarebbero
dovuti arrivare i primi 153 milioni sugli accantonamenti e
successivamente, nella legge di bilancio dello Stato, l’intervento
sarebbe diventato strutturale anche con contributi in conto
investimenti nel settore sanitario, nella viabilità e nei trasporti
per comprensivi 714 milioni di Euro.
Tutta carta straccia che vale, ne più ne meno, come un assegno
scoperto o come la fontana di Trevi venduta da Totò.
Promesse che si aggiungono a quelle ancora più sconsiderate che, mesi
fa, hanno illuso i pastori riguardo allo sblocco della loro vertenza,
oggi più grave che mai.
Nell’ultima seduta del Consiglio si era deciso, anche in virtù delle
informazioni ricevute dal Presidente, di rimandare a settembre la
discussione sugli accantonamenti. Ora, alla luce delle novità di
queste ore che incidono direttamente sulle nostre finanze, crediamo
sia necessario convocare il consiglio prima di ferragosto per capire
cosa ci sia di reale negli impegni sinora presi dal Governo -
concludono i consiglieri Progressisti, del Partito Democratico e di
Liberi e Uguali, nei confronti della Sardegna e per scongiurare tagli
ai servizi e aumenti di tasse nell’Isola".