Sul recente conclave celebrato domenica scorsa c'è un'inchiesta in
corso. Per furto. Da Santa Maria La Palma sono sparite, durante la
notte di sabato, alcune carriole di catrame.
Curia, gonnelle, cilici e tonache sono in fermento, non si danno pace.
Sono perfino stati sospesi gli esercizi spirituali e il rosario della
sera.
Le indagini sono a un punto fermo, non fanno passi ne avanti ne
indietro, si cercano le carriole. Non si capisce che fine abbiano
fatto. Soltanto all'alba di lunedì gli inquirenti hanno cominciato a
individuare il movente. In quella notte di ansie e tormenti infatti è
stato asfaltato monsignore, proprio lui, il pensiero unico, il padre
dei 7 nani. Da Roma hanno chiesto una azione immediata per scoprire i
colpevoli, a Pesaro hanno suonato a lungo le campane a morto.
Da queste parti qualche oliveto si è improvvisamente rinsecchito.
Perfino Palazzo Giustiniani ha tremato: nel conclave non ci sarà
nessun figlio del Grande Oriente. Asfaltati anche loro.
Nell'ambito
locale stanno succedendo fenomeni strani: il Pesce Innnamorato ride
da ore, nessuno riesce a frenarlo. Medici e infermieri attorno a lui
non capiscono che cosa abbia da ridere. E ancora: dagli scaffali del
supermercati sono spariti i fagioli in scatola, quelli piccoli. Cosi
cari e protettivi nelle insalate di monsignore e Biancaneve.
Sembravano immortali come le cosce del condominio. A diverse pie donne
si è interrotto il ciclo. Un disastro.
Nel pomeriggio di lunedì è stata però trovata una traccia di tanto
misfatto: nelle zampette di un barboncino simpaticissimo, pare si
chiami Peppino, sono state trovate tracce di catrame. Ora si cerca il
proprietario.