L’ennesimo intervento in pochi anni e una richiesta di incontro col
nuovo governo regionale: così il sindaco di Muros, Federico Tolu,
cerca di risolvere lo stato di emergenza ormai costante nella zona
industriale alle porte del paese. L’area, che si estende a valle del
centro abitato parallelamente alla S.S. 131 sino all’ex cementificio
di Scala di Giocca, è costituita da circa 11 comparti sui quali
insistono circa 40 aziende e sarà interessata nei prossimi giorni da
una serie di operazioni urgenti per 40mila euro: pulizia di canali e
pozzetti interrati, realizzazione di banchine e cunette, taglio della
porzione di pavimentazione danneggiata e contestuale ricostruzione
degli strati superficiali sono solo alcuni degli interventi che
serviranno a rendere migliore la viabilità.
La situazione in cui si
trova la zona, che si affaccia sulla 131, punto strategico d’arrivo e
di partenza delle merci del nord Sardegna, non è ormai più
tollerabile: «La necessità dei nuovi lavori – spiega il primo
cittadino – dimostra da un lato il costante impegno
dell’amministrazione nel voler intervenire prontamente per rimediare a
situazioni di criticità contingenti, dall’altro l’oggettiva
impossibilità di poter programmare interventi strutturali e risolutivi
a causa delle esigue risorse finanziarie, su un’area tanto vasta
quanto problematica, sulla quale insistono questioni sedimentate nel
tempo e, purtroppo, mai opportunamente affrontate».
Ecco perché il sindaco ha preso carta e penna per indirizzare al
neopresidente della Giunta regionale Christian Solinas, all’assessora
dell’Industria Anita Pili e al presidente del Consiglio regionale
Michele Pais una richiesta di aiuto: «A causa della mancanza di un
consorzio e di politiche poco lungimiranti che non hanno saputo
cogliere le potenzialità insite in questo territorio – scrive Tolu –
mancano totalmente le infrastrutture, la viabilità è pericolosamente
compromessa dal continuo passaggio di mezzi di ogni genere e stazza,
sono assenti i sotto servizi, manca l’acqua pubblica. Ad oggi l’area è
sede di numerose aziende ed è solo grazie alla tenacia degli
imprenditori che hanno deciso di stare in loco, nonostante le
innumerevoli difficoltà, che molte persone hanno potuto trovare
un’occupazione stabile e un indotto importante è costantemente tenuto
in vita. Ma i tempi sono sempre più difficili: la crisi generale e la
pressoché assenza di interventi seri e costanti stanno gettando le
basi per un futuro tutt’altro che roseo», conclude il sindaco,
auspicando un incontro per approfondire il tema e trovare soluzioni a
lungo termine per rilanciare l’importante area.