Il Popolo della Famiglia Sardegna interviene sulla notizia apparsa nei
giorni scorsi sui media, riguardante la registrazione all’anagrafe di
Sassari di una bimba con due madri.
Anche in questo caso, come già avvenuto in altre regioni d’Italia, i
veri discriminati sono i bambini privati di un padre, ed una città,
Sassari, che sta subendo un vero e proprio assedio morale e valoriale.
Il tentativo in atto è quello di far passare come normale il pensiero
che i figli nascono da due mamme o da due papà e sono fratelli perché
due donne si sono unite civilmente. L’usualità di simili procedure è
ideologica e fatta con l’intento, subdolo e pericoloso, di aprire le
porte alla normalizzazione di una pratica disumana, l’utero in
affitto, in Italia vietata per legge (Legge 40/2004, articolo 12,
comma 6).
Vogliamo sperare che alle imminenti elezioni comunali del 16 giugno, i
cittadini sassaresi sappiano scegliere dei partiti che portano avanti
battaglie a difesa della famiglia e dei bambini in primis.