Il presidente della Regione, Christian Solinas ha riunito nella sala
Emilio Lussu, a Villa Devoto, la Giunta regionale.
Fra le altre delibere approvate, l’esecutivo, su proposta del
Governatore, ha dato il via libera al programma per le celebrazioni de
Sa Die de sa Sardigna, previste per domenica 28 aprile.
Questa la sintesi degli appuntamenti della giornata:
Ore 9 – 10 Cattedrale - Santa Messa celebrata da S.E. Mons. Arrigo
Miglio. (Le parti significative del rito si terranno in lingua sarda);
Ore 10,15 Palazzo Viceregio - Apertura dei lavori da parte della
Prof.ssa Carmen Campus, rappresentante del Comitato “Sa Die de sa
Sardigna”;
-Saluti del Presidente della Città Metropolitana e del commissario del
Comune di Cagliari.
Rappresentazione di una pièce teatrale di Riccardo Laria
- Ore 10,45 Partenza del corteo, dal Palazzo Viceregio al palazzo del
Consiglio regionale,accompagnato dal suono delle launeddas del gruppo
“Cuncordia a Launeddas”
- Ore 11 Consiglio regionale - Seduta solenne con apertura dei lavori
da parte del presidente del Consiglio, Michele Pais
- Annuncio del presidente della Regione Christian Solinas della firma
del decreto di attuazione della Legge istitutiva dell’Inno ufficiale
della Regione Sardegna
- Esecuzione dell’inno “ Procurade ‘e moderare”
- Intervento del prof. Luciano Carta,rappresentante del Comitato “Sa
Die de sa Sardigna”, che illustra il significato dell’inno“Procurade
‘e moderare”
Sono previsti i seguenti interventi:
Nicola Gabriele, storico: Dall’invasione francese alla congiura di
Palabanda: storia, valori, aspirazioni;
Gianni Loy, giurista: 28 aprile, festa del Popolo sardo.
Attualità e
prospettive;
Capigruppo del Consiglio regionale
Conclude i lavori il presidente della Regione, Christian Solinas
A margine della riunione della Giunta regionale, il presidente
Christian Solinas, preso atto della proposta in tal senso formulata
dal Comitato per “Sa Die de Sa Sardigna”, ha firmato il decreto che
stabilisce le corrette modalità di esecuzione e l’indicazione dello
spartito musicale dell’inno ufficiale della Regione, “su patriota
sardu a sos feudatarios”, meglio conosciuta come “procurade ‘e
moderare”. In particolare, il decreto stabilisce che nelle cerimonie
ufficiali o nelle ricorrenze solenni, la modalità di esecuzione delle
strofe prescelte è stabilita nella melodia del canto dei “gosos”, in
quanto – spiega il decreto – esso accomuna, secondo una tradizione
secolare profondamente radicata, tutte le popolazioni delle regioni
storico-geografiche della Sardegna. In circostanze particolari più
improntate ad una atmosfera festosa, è consentito – specifica il
decreto – che l’inno possa essere eseguito “cun boghe ‘e ballu”, ossia
con il ritmo del “ballu tundhu” o “ballo sardo cantato”, anch’esso
molto vivo nella tradizione sarda.