Sulla questione riguardante le rimozione e successiva collocazione
delle alghe dal litorale di San Giovanni interviene il portavoce di
Forza Italia Alghero, Ferdinando Manconi.
"La capacità con la quale l’Amministrazione comunale di Alghero cerca
di dissimulare la realtà ha dell’incredibile". Sostiene il dirigente
di Fi che aggiunge : "Riteniamo, pertanto, necessario fare chiarezza
su alcune recenti esternazioni che ci vedono coinvolti nella gestione
dei litorali.
Si sappia, fin da ora, che non vi è nessuna spiaggia da restituire
come, al contrario, si affannano a ripetere da Porta Terra.
Questo per
due principali ordini di motivi: primo, i fondi stanziati non sono
sufficienti a sostenere le spese; secondo, non vi è mai stata una
“spiaggia degli algheresi” nei pressi del Canalone ma degli scogli
ricoperti da depositi naturali di Posidonia. Solo il mutare delle
condizioni ambientali ed antropiche ha consentito, in quel sito, negli
ultimi anni, apporti sabbiosi in misura maggiore rispetto alle
asportazioni, offrendo delle possibilità ricreative ad un’area di
neocostituzione gravata dal divieto di balneazione.
E’ vero, invece, che quel sito di stoccaggio fu scelto dal Centro
Destra, dal 2008 al 2011, in ottemperanza alla normativa vigente
(Circolare 8123/2006 del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del
Territorio e del Mare), quale migliore soluzione possibile in grado di
conciliare la norma con la necessità di garantire un litorale candido
ed immacolato almeno nei mesi estivi.
I due commissari e le due giunte di Centro Sinistra, succedutesi,
hanno proseguito ad impiegare quel sito di stoccaggio temporaneo come
centro di raccolta della Posidonia spiaggiata. A conti fatti, dunque,
per ben otto anni, chi ha amministrato ed ancora amministra Alghero,
dopo il Centro Destra, ha continuato a ritenere valida la scelta
originaria senza vantare alternative felici.
Lo stesso bando (fallimentare) con cui questa amministrazione riteneva
di potersi sbarazzare degli accumuli del vegetale marino donandolo,
carico di sale, agli imprenditori agricoli definiva “buone pratiche”
quelle che hanno consentito in tutti questi anni di accumulare
Posidonia senza disperderne la frazione sabbiosa. Il prezioso “oro
bianco” preservato dalle lungimiranti Amministrazioni di Centro Destra
è, infatti, ancora nella disponibilità degli algheresi.
Da ciò si desume che sui documenti ufficiali si affermi una cosa e
sulla stampa si sostenga l’esatto contrario con buona pace del
rispetto che ciascun amministratore dovrebbe riservare ai suoi
concittadini.
Dal 2016, con la Delibera di Giunta Regionale 40/13, inoltre, si
affianca alle Amministrazioni costiere uno strumento normativo più
snello per la gestione dei nostri litorali. Oggi siamo nel 2019 e solo
al termine del proprio mandato l’amministrazione cittadina si degna di
applicarla separando la sabbia dal fogliame e conferendo quest’ultimo
in discarica. Salvo poi rendersi conto che il vicino e amico Comune di
Sassari non è disposto ad accettarla (forse perché non messo al
corrente per tempo degli intenti algheresi).
Anche il sito di Cuguttu,
successivamente individuato come zona di accumulo della Posidonia
vagliata, non si è rivelato idoneo allo scopo dimostrando, casomai ve
ne fosse ancora bisogno, la difficoltà da parte di questa Giunta di
programmare anche l’ordinario. Alla città di Alghero - conclude il
portavoce di Forza Italia Alghero - non occorrono tardive promesse,
render, simulazioni ma fatti concreti. Rivisitando un antico motto ci
sentiamo di dire che “mancò la capacità, non il tempo!”.