"Essere italiani era l’unica ‘colpa’ delle vittime del genocidio
razziale messo in atto da Tito a cavallo della seconda guerra
mondiale.
Lo afferma Fabio Corrias, responsabile regionale di CasaPound Sardegna.
" Oltre 10.000 nostri connazionali - prosegue - furono assassinati,
torturati, legati l’uno agli altri e gettati, in molti casi da vivi,
nelle foibe causando l’esodo di 350.000 giuliano-dalmati che dovettero
abbandonare per sempre le loro terre, rifugiandosi in Italia o
all'estero. Una vera pulizia etnica che per ben 50 anni i libri di
storia e la loro stessa Nazione li ha ignorati e dimenticati.
L'ampio schieramento di sinistra che va dai centri sociali ai
partitini di estrema sinistra, alla CGIL, al Partito Democratico con
l'ausilio dei propri terminali annidati nelle redazioni degli organi
di informazione, nelle scuole, nelle università, nelle amministrazioni
centrali e periferiche dello Stato e negli enti locali, patrocinano e
boicottano grazie all’Anpi, massimo promotore, il “Giorno del
Ricordo”, e ne abbiamo la prova dopo i fatti accaduti nelle città di
Alghero e Sassari purtroppo grazie ai propri sindaci piddini.
A Fertilia - conclude le nota - CasaPound Sardegna con i buoni
cittadini e patrioti Sardi hanno tributato un ricordo, rendendo i
dovuti onori ai martiri e agli esuli d'Istria, Fiume e Dalmazia.