"Il Presidente ha chiuso la porta in faccia ad una richiesta unanime
del Consiglio sulla immediata riapertura della vertenza con lo Stato
sulle accise dei prodotti petroliferi e rischia di perdere una
occasione storica per una indispensabile battaglia unitaria". Lo
afferma una nota dei Riformatori Sardi che aggiunge: "“Abbiamo, nei
giorni scorsi, incontrato il Presidente della Giunta Regionale.
e gli abbiamo chiesto di rispettare l’impegno, preso all’unanimità da
tutto il Consiglio, attraverso l’odg 112 del 13 dicembre, di
denunciare le norme di attuazione dell’articolo 8 dello Statuto,
tragicamente sottoscritte dalla attuale giunta regionale e di riaprire
immediatamente la vertenza con lo Stato sulle accise dei prodotti
petroliferi.
Abbiamo inoltre sottolineato come una iniziativa in questo senso sul
governo nazionale sia estremamente urgente in questo momento di
profonda riforma delle autonomie regionali, con Lombardia, Veneto e
Emilia Romagna che attendono di conoscere dal Parlamento, in questo
mese, i nuovi poteri aggiuntivi della loro autonomia che, a loro
volta, comporteranno la revisione al ribasso dei flussi economici
destinati alle Regioni più deboli, tra cui, purtroppo c’è anche la
nostra Sardegna.
A fronte di tutto ciò, il Presidente si è detto indisponibile alla
riapertura della vertenza, malgrado la richiesta giunta da tutto il
Consiglio e commettendo un errore imperdonabile che rischia di mandare
in fumo una battaglia, ormai divenuta unitaria, che oggi può essere
vinta.
E’ per questo che staremo sotto il Palazzo della Regione - concludono
i Riformatori Sardi - per costringere il Presidente a ripensare alla
sua posizione e a confrontarsi con tutte le forze politiche al fine di
non disattendere la loro scelta".