"In questi anni, nel nome del risparmio e dei conti, abbiamo assistito
al progressivo impoverimento dell’offerta pubblica dei servizi
sanitari. Interi territori della nostra isola risentono della carenza
di medici e pediatri di base, gli ambulatori di igiene pubblica si
diradano sempre più, i presidi di primo soccorso sono destinati a
ridursi ulteriormente, la dilatazione delle liste d’attesa per le
prestazioni specialistiche e per gli esami strumentali ha raggiunto
ormai tempi inaccettabili".
Lo sostiene una nota del Movimento Autodterminatione che aggiunge " Il
diritto alla salute è continuamente messo in discussione e con sempre
maggiore frequenza una quota non indifferente della popolazione
rinuncia alle cure e alla prevenzione, il 14.6% dei sardi contro il
4.9% della media nazionale.
Il Nord Sardegna, già penalizzato rispetto alla distribuzione dei
servizi sanitari delle restanti zone dell’isola, rischia un’ulteriore
danno per effetto della apertura del Mater Olbia, ospedale con
profitti privati ma con costi milionari imputabili a spese pubbliche.
Di fronte a questo desolante e preoccupante orizzonte,
AutodetermiNatzione dichiara la sua ferma contrarietà all’intera
riforma della Sanità sarda voluta da Pigliaru e la sua giunta.
Riteniamo che il diritto alla salute e al benessere vada difeso con
politiche di riconversione dei presidi sanitari territoriali e non con
la loro abolizione, con il rafforzamento dell’offerta dei servizi di
prevenzione quali la medicina specialistica e gli esami strumentali al
fine di ridurre le liste d’attesa e favorire l’accesso alle cure".
Sabato 15 dicembre alle ore 10,15 presso la Sala Angioy della
Provincia in Piazza Italia, di fronte a pazienti e cittadini
Autodeterminatzione ribadirà il proprio No a questo tipo di riforma:
Il dibattito sarà moderato da Caterina Tani Coordinatrice Territoriale
di Autodeterminatzione e interverranno Angelo Fancellu , Medico,
Domenico Scanu Medici per l’Ambiente – ISDE, Maddalena Uneddu ,
Tecnico di Laboratorio Analisi, Fausta Pileri , Segretaria
territoriale NurSind – Sassari, Emilio Usula, Medico, Consigliere
Regionale di AutodetermiNatzione e le conclusioni del dibattito
saranno a cura del candidato Presidente della Sardegna per
Autodeterminatzione, Andrea Murgia. Autodeterminatzione crede che non
si possono fare risparmi sui servizi sanitari territoriali chiudendo
reparti ospedalieri, che al momento rappresentano punti di riferimento
per il fabbisogno di salute della popolazione.
Per effetto di tale riforma l’Ospedale Civile di Alghero, cosi come
quello di Thiesi ed Ittiri sono a rischio di forte ridimensionamento.
Si rischiano di di perdere Laboratori di Analisi Cliniche ed alcuni
reparti dell’Area chirurgica, oltre ad una forte riduzione dei posti
letto totali. Autodeterminatzione crede invece che ci sia la necessità
di aumentare i servizi territoriali delle varie Specialità mediche e
degli esami strumentali (ecografie, TAC, Risonanze, Endoscopie), al
fine di ridurre gli insopportabili tempi delle liste d’attesa.
Lavorare sulla prevenzione e in questo modo abbattere i costi delle
cure. E' necessario fin d’ora adeguare il numero dei Medici di Base e
dei Pediatri di libera scelta alla reale necessità dei territori,
nominando al più presto e sostituendo tutti quei medici andati
recentemente in pensione. I risparmi vanno fatti su altri capitoli di
spesa e tagliando i punti non produttivi. Il diritto alla salute e
alle migliori cure è un diritto irrinunciabile. il diritto che un
paese civile deve garantire ai suoi cittadini.