"Nell’anno 2013 la Comunità Europea istituiva un Piano d’azione per il
rispetto delle norme della politica comune della pesca, in virtù del
suddetto piano l’amministrazione Italiana adottò, con decreto del 3
Giungo 2015, a firma del Ministro Martina, misure tecniche per ridurre
il numero di imbarcazioni autorizzate alla pesca del pesce spada nel
mediterraneo con l’attrezzo del Palangaro."
Lo sostiene il coordinatore cittadino dei Riformatori Sardi , Alberto
Zanetti , che aggiunge : "In poche parole, in base al decreto citato,
chi voleva continuare a pescare il pesce spada doveva dimostrare,
dall’oggi al domani, di aver pescato nel triennio 2011 – 2014 almeno
750 kg di pesce spada, fornendo la necessaria documentazione.
A seguito della norma solo poche barche, in Sardegna, entrarono a far
parte dell’elenco di quelle autorizzate alla pesca del pesce spada per
il triennio 2015 -2018, sino al mese di Febbraio 2019.
Le barche che vorranno, da Febbraio 2019, continuare a pescare il
pesce spada dovranno, per ottenere il rinnovo dell’autorizzazione,
dimostrare di aver pescato nel triennio trascorso almeno 750 kg di
pesce spada , inoltre il Ministero disporrà la cancellazione
immediata e definitiva dall’elenco delle barche autorizzate in caso di
accertata assenza di catture, per un periodo pari a due annualità
consecutive.
Ancora una volta delle norme generali calate dall’alto pongono in
seria difficoltà la categoria dei pescatori Sardi senza tener conto
che i tempi e i modi della pesca sono dettati da fattori diversi e
incognite quali le condizioni meteo, la presenza o meno di pescato,la
richiesta del mercato e le mille difficolta che ogni giorno la
categoria dei pescatori deve affrontare.
Siamo certi che tali incognite non possono assolutamente diventare
discriminanti per i nostri pescatori.
In Sardegna , infatti, le poche barche autorizzate alla pesca del
pesce spada sono piccole barche che svolgono anche altri tipi di pesca
quale, ad esempio, quello dell’Aragosta su cui si concentrano durante
il periodo consentito dalla Regione Sardegna( che va da Marzo a quello
estivo) considerato anche l’incremento di richiesta Estiva dovuto dai
grandi flussi turistici in Sardegna.
La maggior parte dei pescatori Sardi si dedicano alla pesca del
pesce spada a partire dal mese di settembre e spesso le condizioni
meteo non permettono di effettuare ingenti catture tali da poter
soddisfare i quantitativi richiesti per il mantenimento
dell’autorizzazione.
A tal proposito interpelleremo le forze di Governo, in particolare
chiediamo l’attenzione del Ministro Centinaio, affinchè questo
ulteriore Colpo a danno della Marineria Sarda venga bloccato e si
permetta alle barche già presenti negli elenchi di poter proseguire
l’attività di pesca a prescindere dai quantitativi catturati.
Non vorremmo passasse il concetto - conclude Alberto Zanetti -che chi
cattura piu’ pesce abbia maggior diritto rispetto a chi, per svariati
motivi, invece non è riuscito".