Nessuna delle formazioni politiche che ha governato la nostra Sardegna
negli ultimi decenni ha avuto la capacità di disegnare con chiarezza
la strada per consentire a noi sardi l’uscita dalla marginalità e dal
sottosviluppo. Alla luce del fallimento di queste esperienze politiche
– tutte, compresa quella ancora in corso – risulta evidente la
necessità per i sardi di cambiare completamente rotta e di ribaltare
il paradigma politico che ci ha reso sudditi e non sovrani, dipendenti
dalle “bizze” di questo o quel governo italiano, sempre interessati
più a usarci che a considerare davvero i nostri bisogni. Un paradigma
che si è servito di una campagna culturale perenne – creata ad arte e
da noi sardi interpreta alla perfezione – che ci vedrebbe deboli,
incapaci di stare in piedi sulle nostre gambe, di badare a noi stessi.
Noi la pensiamo diversamente, noi crediamo in noi stessi.
Per noi
l’impoverimento, l’isolamento, il deficit di lavoro, di sanità, di
trasporti, non sono un destino ineluttabile. Tutto questo può finire.
È possibile farlo però solo a patto di avere una visione strategica
che indichi nuovi e alternativi modelli di sviluppo, che punti a
sostenere lo sviluppo locale attraverso l’integrazione tra i comparti
produttivi, che sappia mettere al centro gli interessi delle nostre
aziende locali e delle nostre produzioni puntando sulla qualità e
sull’identità, accelerando i processi di innovazione culturale e
tecnologica, sostenendo la cooperazione e svalorizzando le energie
sociali.
Di questo parleremo nel corso della nostra iniziativa. L’incontro ha
infatti l’obiettivo di presentare alcune esperienze concrete che i
nostri territori stanno portando avanti, esperienze che ci dicono che
si può fare.
Il focus , che si terrà il 20 ottobre presso la sala conferenze
della Misericordia in
Va Giovanni XXIII ad Alghero alle 17,30 , sarà sulla
filiera agricola cerealicola che sta lavorando per rilanciare la sua
produzione e che può fornire spunti e suggerimenti utili per
l’elaborazione di modelli trasferibili e generalizzabili.
A guidarci
in questo ragionamento saranno Gianfranca Pirisi, imprenditrice
agricola; Paolo Floris, agricoltore e referente del progetto che sta
chiudendo la filiera del pane; Antonio Masia, panificatore di Alghero,
e Tiziana Lai, presidente del Comitato zonale Nurra, entrambi
coinvolti nel progetto di chiusura della filiera cerealicola nella
Nurra di Alghero.
Infine l’intervento di Andrea Murgia, presidente di Autodeterminazione
e candidato alla presidenza della Regione Sardegna alle prossime
elezioni di febbraio. Andrea Murgia porterà nella discussione, in
qualità di funzionario della Commissione Europea, il tema
dell’utilizzo dei fondi della prossima programmazione europea, ma
soprattutto presenterà il progetto politico con il quale
Autodeterminatzione si candida a governare la Sardegna, per spiegare
quale sviluppo abbiamo in testa per la Sardegna e quali decisioni e
azioni siamo pronti a prendere.
Modera l’incontro Natacha Lampis.