I consiglieri regionali del gruppo Psd’Az, Gaetano Ledda, Angelo
Carta, Paolo Dessì, Nanni Lancioni e Giovanni Satta, hanno presentato
in Consiglio regionale, un’interpellanza urgente rivolta all’assessore
regionale della Sanità, Luigi Arru, sulla mancata approvazione della
ridefinizione della rete ospedaliera delle regione, approvata
dall’Assemblea sarda nella seduta del 25 ottobre 2017.
Gli esponenti dei Quattro Mori invitano l’assessore ad annullare
immediatamente tutti gli atti posti in essere dalla Regione e
dall’Ats, in attuazione della non efficace riforma della rete
ospedaliera, ad incominciare dall’atto aziendale dell’Azienda per la
tutela della salute (Ats), approvato dalla Giunta il 10 ottobre 2017.
Il gruppo Psd’Az chiede inoltre la cancellazione della selezione dei
direttori di distretto («presenta una serie di anomalie gravi che
attribuiscono al direttore generale dell’Ats massima discrezionalità
nell’attribuzione degli incarichi») e accusa l’assessore Arru “di aver
tentato di celare” la lettera del ministero della Salute con la quale,
lo scorso 7 settembre il dicastero ha rispedito all’assessorato della
Sanità “lo stralcio del verbale della seduta del 31 maggio 2017 (era
in carica il governo guidato da Paolo Gentiloni) nel quale è stato
definito l’esito dell’istruttoria del parere formulato dal cosiddetto
tavolo per il monitoraggio dell’attuazione del D.M. 70/2015 sulla
ridefinizione della rete ospedaliera della Regione autonoma della
Sardegna”.
Da qui la richiesta di spiegazioni sul perché l’assessore “abbia
ammesso la ricezione della nota ministeriale solo il 12 settembre
2018, dopo che il senatore Christian Solinas ne aveva divulgato copia”
e per quali ragioni “pur presente in Aula nella riunione del Consiglio
regionale dell’11 settembre 2018 non abbia informato l’assemblea sarda
dell’avvenuta ricezione della nota ministeriale del 7 settembre 2018”.
Ledda, Carta, Dessì, Lancioni e Satta concludono l’interpellanza
domandando polemicamente all’assessore “per quali ragioni sia ancora
in carica e alla guida dell’assessorato della Sanità, nonostante
l’inadeguatezza mostrata e nonostante la scarsa sensibilità
istituzionale e politica dimostrata in questa e in altre importanti
occasioni”.