“Se il presidente della Regione Pigliaru ritiene che dalle critiche
alla legge urbanistica possano arrivare anche cose buone, si rassegni
a ritirare dalla circolazione una proposta pasticciata e incongruente
che non piace più a nessuno, neanche ai quei portatori di interessi
che l’avevano ispirata”.
Lo afferma il deputato Pino Cabras, coordinatore del Tavolo
Urbanistica del Movimento Cinquestelle in Sardegna. “Affermare che gli
interventi possibili nei 300 metri riguardano solo lo 0,01% del
costruito è allo stesso tempo sia una mancanza di rispetto nei
confronti dell’intelligenza dei sardi, sia la dimostrazione che questa
legge non potrà avere alcun tipo di ricaduta sul turismo, come
paradossalmente ha fatto notare nei giorni scorsi perfino il
presidente di Confindustria del nord Sardegna, per nulla soddisfatto
delle sconclusionate aperture ‘cementizie’ del centrosinistra.
L’unico risultato di questa legge otterrà è invece quello di provare
a scardinare un sistema di tutela, perché questo è il vero messaggio
che la proposta di Pigliaru manda: si riprende a costruire sulle
coste, senza alcuna progettualità e senza alcuna idea di sviluppo”.
“Non a caso, non sorprende il sostanziale via libera dato alla legge
in commissione urbanistica anche dal centrodestra”, continua Cabras,
“segno di una continuità tra le politiche di Pigliaru con quelle del
suo predecessore Cappellacci”.
“La proposta del Movimento Cinquestelle è invece un'altra e passa
attraverso l’attuazione e l’estensione a tutto il territorio regionale
del Piano Paesaggistico Regionale, prevedendo inoltre una
semplificazione della normativa, un più concreto sostegno concreto ai
comuni nel processo di pianificazione territoriale, una ferma azione
di contrasto all’abusivismo edilizio, una ottimizzazione nell’uso del
suolo che punti alla massima riduzione del suo consumo, nuove
politiche di riconversione e recupero dell’esistente (soprattutto
lungo la fascia costiera), la tutela del territorio agricolo contro
qualsiasi speculazione, e l’integrazione della pianificazione
territoriale con i sistemi di mobilità sostenibile”.
“A questo punto il Movimento Cinquestelle si augura che, come già
importanti soggetti della politica, dell’intellettualità, delle parti
sociali e del sindacato hanno avuto modo di dichiarare, la proposta di
legge urbanistica venga a questo punto abbandonata al suo destino e
che sia il prossimo consiglio regionale, finalmente rappresentativo
dell’attuale volontà dei sardi, a predisporre una norma semplice,
chiara, coerente, capace di promuovere un modello di sviluppo equo e
sostenibile - di breve, medio e lungo periodo - basato su una visione
strategica della Sardegna nel contesto mediterraneo e globale il più
possibile partecipata e condivisa”, conclude Pino Cabras.