Graduatorie del personale nella sanità: una anomalia tutta sarda - Protesta la FSI

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  “Appena osservi meglio, tra le pieghe della burocrazia della sanità isolana trovi sempre il dettaglio fatto per complicare la vita a dipendenti e utenti, creato ad arte per ostacolare il prossimo e favorire invece consorterie varie non meglio identificate. Al vertice ci sono sempre loro: i padroni delle ferriere che arrivano dalla penisola, lautamente stipendiati per volontà di questa maggioranza regionale fallimentare, attentissimi però a tagliare quanto e più possibile senza nessun criterio. L’ultima novità è che in base alla L.R. dell’11 gennaio 2018 n. 1, approvata da questi signori quindi, le graduatorie dei pubblici concorsi a tempo indeterminato in Sardegna scadranno il 30/09/2018, mentre in tutto il resto di Italia decadranno il 31/12/2018.

  Un’anomalia tutta sarda difficilmente spiegabile a meno che non la si riconduca a logiche di bottega chiare solo ai fautori di questa ennesima fregatura ai danni dei dipendenti”, dichiara infuriata la segretaria territoriale dell’FSI, Mariangela Campus. “Abbiamo scritto immediatamente al Presidente della Regione, all’Assessore regionale alla Sanità e alla Commissione regionale Sanità – prosegue la Campus – per chiedere un emendamento alle attuali normative regionali affinché si proceda all'allineamento delle scadenze delle graduatorie alla Legge 27 dicembre 2017 n. 205. Vista la carenza di personale sanitario, amministrativo e tecnico infatti, la mancata proroga avrebbe ripercussioni estremamente negative sulle condizioni di lavoro, economiche e familiari dei dipendenti”.

   “La disparità delle graduatorie tra la nostra isola – ancora una volta fanalino di coda della penisola – e le altre regioni italiane fa parte di quelle anomalie tutte sarde in materia di sanità che si ripercuoto sui cittadini-lavoratori con un impatto nefasto sulle stesse aziende che non avrebbero più graduatorie disponibili dalle quali attingere nuovo personale. I nuovi concorsi infatti comporterebbero un allungamento delle procedure e quindi perdite di tempo ai danni di tutti e soprattutto degli utenti” conclude la segretaria territoriale dell’FSI, Mariangela Campus.