Due uomini di Porto Torres stavano per mettere nei vasetti la polpa di
711 esemplari di riccio di mare, sebbene la legge preveda la pesca di
massimo 50 a persona, ma sono stati stati fermati nel litorale di
Stintino, identificati e sanzionati per un totale 4mila euro dagli
agenti della Stazione Asinara del Corpo forestale, che hanno anche
sequestrato l'attrezzatura e liberato in mare gli esemplari ancora
vivi.
I due, pescatori sportivi e professionisti, sono stati sorpresi tra le
località di Coscia di Donna e di Ercoli dal personale del Corpo
durante un servizio a piedi per la prevenzione e repressione del
prelievo e invasettamento illegale.
Ai due è stato inoltre contestato
di aver pescato gli echinodermi con attrezzi non consentiti (rampini):
il Corpo forestale ricorda infatti che, per la migliore tutela della
specie, i ricci possono essere raccolti solo manualmente.
L'operazione, che ha visto nella giornata l'azione di tre pattuglie,
ha avuto la collaborazione della Compagnia Barracellare di Stintino.
L’attività del Corpo forestale e di vigilanza ambientale è orientata
non solo alla tutela del patrimonio ittico e ambientale della Sardegna
ma anche a quella dei consumatori. Si fa appello al consumo
responsabile, con il conseguente rifiuto della polpa di riccio
invasettata senza etichettatura e dei ricci sotto la misura minima di
cinque centimetri, aculei esclusi.