L’appuntamento per i giovani agricoltori è per mercoledì mattina, 21
febbraio, in piazza del Carmine a Cagliari. Da lì si sposteranno
direzione Argea e Consiglio regionale, i responsabili del “mostro”
primo insediamento che sta disilludendo la nuova generazione di
agricoltori e allevatori innovativi e creativi costringendoli ad
abbandonare i progetti agricoli e la propria terra.
Per questo si presenteranno con la valigia in mano, simbolo di una
generazione che da possibili imprenditori agricoli si potrebbero
trasformare in emigrati causa burocrazia.
“In questi due palazzi – spiega il presidente regionale dei Giovani
Coldiretti Angelo Cabigliera - si sono fermati i sogni di oltre 3200
giovani che dieci mesi fa hanno risposto al bando “a tempo” del primo
insediamento semplice e pacchetto giovani. Ma mercoledì ci saranno
anche quei giovani che aspettano invano la pubblicazione del nuovo
bando perché anziché aiutarli questa politica rappresenta un freno a
mano ai loro progetti”.
Su questi bandi c’era tanta attesa, come del resto testimoniano le
tantissime domande. “Quando erano stati presentati - ricorda Battista
Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna - si enfatizzò la nuova
formula a sportello, che avrebbe semplificato e velocizzato le
pratiche, che sarebbero state finanziate in brevissimo tempo (a 90
giorni dalla presentazione della domanda si sarebbe conosciuto
l’esito), dando l’ulteriore illusione di risorse sufficienti per
tutti”.
I fatti raccontano altro e “spiace davvero affermare, l’avevamo detto
e scritto - dice il presidente di Coldiretti Sardegna - anche perché
di mezzo ci sono i giovani”.
Prima di arrivare alla pubblicazione del bando si è assistito ad una
commedia, che però non ha fatto ridere nessuno. Anzi.
A luglio 2016 si approva il bando e si annuncia che da metà settembre
dello stesso anno fino a metà gennaio 2017 si potranno presentare le
domande.
Comincia la corsa dei giovani aspiranti agricoltori che si rivolgono
agli agronomi per arrivare pronti all’apertura del bando: devono
adempiere a tutte le attività propedeutiche per presentare un progetto
cantierabile. Servono preventivi, apertura partita iva, fascicolo
aziendale, contratti di affitto e quanto altro.
“Il 13 settembre il bando viene sospeso e il 21 novembre revocato –
ricorda il presidente di Coldiretti Cagliari Efisio Perra -. Il 5
dicembre viene approvato il nuovo bando che prevedeva la presentazione
delle domande a gennaio.
Ma dai primi di gennaio la data di
presentazione è spostata a fine gennaio ed il 25 dello stesso mese
viene ancora sospeso. Per essere riaperto definitivamente con decreto
del 27 febbraio fissando l’inizio della presentazione delle domande da
metà marzo fino a metà aprile”.
Da settembre 2016 a marzo 2017 ci sono diversi giovani che hanno nel
frattempo compiuto 41 anni perdendo il prerequisito per poter
usufruire del premio. Altri lo stanno perdendo in attesa che venga
riaperto il bando: uno dei punti di forza del bando a sportello era
che si sarebbe riaperto periodicamente.
A dieci mesi dalla presentazione delle domande non è stato finanziato
alcun insediamento. L’unica certezza è che potranno usufruire (quando
non si sa) del premio solo ¼ dei 3200 che hanno presentato domanda.
Per questi motivi mercoledì mattina i giovani agricoltori saranno in
piazza a Cagliari. La quarta manifestazione in meno di un mese per la
Coldiretti: il 26 sit-in davanti all’assessorato all’agricoltura di
Coldiretti Nuoro Ogliastra; il 1° febbraio assemblea e trattori della
Federazione di Nord Sardegna a Tula; il 7 febbraio 100 trattori
guidati da Coldiretti Oristano, hanno sfilato da Arborea all’ufficio
Argea di Santa Giusta. La lista dei motivi è lunghissima e possono
essere riassunti in una politica assorbita dalla burocrazia cieca ed
elefantiaca che sta annientando l’agricoltura sarda.