"Un bilancio molto positivo e istruttivo: gli incontri che abbiamo
organizzato in tutto il territorio regionale per la presentazione
della riforma del trasporto pubblico locale sono stati estremamente
utili. L'intento è quello di raccogliere argomenti, istanze e
suggerimenti ai vari livelli istituzionali così da costruire, al di là
dei particolarismi, un percorso condiviso con i decisori finali che
saranno la Giunta e il Consiglio regionale".
Lo ha detto l'assessore dei Trasporti Carlo Careddu a Nuoro in
conclusione del tour isolano promosso dalla Regione per illustrare i
dettagli normativi e tecnici della riorganizzazione del TPL.
Insieme
all'Anci Sardegna e al Consiglio delle autonomie locali, rappresentati
dai rispettivi presidenti Emiliano Deiana e Andrea Soddu, Careddu ha
dialogato con sindaci, amministratori, sindacati, management e
lavoratori delle aziende di trasporto a Sassari, Olbia, Lanusei,
Oristano, Sanluri, Carbonia e questo pomeriggio nel capoluogo
barbaricino.
"Terminare questo primo percorso di confronto a Nuoro, ovvero nella
zona interna dell'isola che spesso soffre più di altre le criticità
legate alla mobilità, è importante sotto il profilo simbolico - ha
aggiunto l'assessore - . Proprio perché dobbiamo ripartire dalle aree
meno dotate di infrastrutture e con inferiore quantità di domanda per
rielaborare un progetto di riforma che risponda alle esigenze
dell'utenza migliorando efficienza e qualità".
Il primo passo da compiere sarà l'individuazione dei bacini di
trasporto pubblico entro i quali gli enti di governo rappresentati dai
Comuni, rispettando il principio di sussidiarietà, dovranno
riprogrammare le linee di traffico sulla base di elementi oggettivi di
carattere trasportistico.
All'interno del bacino ci saranno più lotti
di affidamento proprio per definire al meglio l'offerta in funzione
delle specificità della domanda di ogni singola porzione geografica.
Pertanto gli enti locali avranno un ruolo attivo e parteciperanno alla
governance stabilendo procedure e finalità.
In seguito all'assegnazione dei 377 Comuni della regione a 95 aree
omogenee facenti capo ai poli attuali dell’offerta TPL, in funzione
della domanda, dei tempi di percorrenza a di una serie di criteri da
soddisfare come per esempio i collegamenti verso scuole, ospedali,
grandi imprese, gli advisor incaricati dall'assessorato hanno
individuato tre scenari di mobilità possibili suddivisi in: tre bacini
(nord, centro e sud); due bacini (centro nord e sud); due bacini (nord
e centro sud).
Ogni bacino deve necessariamente contenere un’utenza
minima di 350mila abitanti e deve rispondere a un generale principio
di riequilibrio tra zone a domanda elevata e zone a domanda debole.
Ciò non esclude un ulteriore scenario con bacino unico regionale
sostenibile nella misura in cui esso risponda ai parametri dettati
dalle leggi.
Entro dicembre 2019 gli affidamenti dei servizi di TPL dovranno
conformarsi al regolamento comunitario 1370/2007. La legge di riforma
che sarà approvata dal Consiglio regionale dovrà essere finalizzata,
in definitiva, a garantire il diritto alla mobilità per tutta la
cittadinanza. Sul portale istituzionale SardegnaMobilità a questo link
goo.gl/xF34H4 sono disponibili i documenti tecnici e i video integrali
delle relazioni informative e a questo indirizzo mail
trasp.assessore@regione.sardegna.it possono essere trasmessi eventuali
contributi, suggerimenti o anche semplici osservazioni.