Non c’è tregua per gli allevatori sardi che continuano a fare i conti
con un’emergenza idrica senza precedenti. Nonostante le sporadiche
precipitazioni delle ultime settimane abbiano colorato il paesaggio, i
pascoli non sono ancora sufficienti per sfamare gli animali. L’unica
soluzione continua a essere quella di acquistare il foraggio ma i
costi sono in costante crescita e le scorte iniziano a diminuire. Per
questo molti allevatori stanno pensando di anticipare la
movimentazione dei bovini con il duplice effetto di risparmiare sulle
spese quotidiane e di salvaguardare le vacche.
Questa strategia però si scontra con i problemi strutturali del
mercato dei vaccini: con la diffusione della Lingua Blu, ogni capo
deve essere immunizzato contro il sierotipo 1 e 4 ma la scarsità delle
dosi in circolazione non consente agli allevatori di pianificare la
vendita.
«L’intervento straordinario della Regione Sardegna nel mese di ottobre
ha consentito agli allevatori di vaccinare i bovini destinati alla
movimentazione - afferma il presidente della Coldiretti Nord Sardegna,
Battista Cualbu. Si è trattato di un provvedimento straordinario che
ha messo in sicurezza i bilanci aziendali. Ma adesso che l’assenza di
piogge continua a gravare sulle nostre imprese è importante trovare
soluzioni nuove. Ormai gli effetti dei cambiamenti climatici stanno
modificando le nostre abitudini e la macchina burocratica deve essere
altrettanto celere nell’evolversi».
«Dalle notizie che abbiamo raccolto - aggiunge il direttore della
Coldiretti Nord Sardegna, Ermanno Mazzetti - sembra che i tempi di
attesa per l’acquisto dei nuovi vaccini bivalenti possano essere molto
lunghi. E anche nel settore privato non è possibile trovare le dosi
necessarie. Chiediamo alla Regione e a tutti gli enti interessati una
risposta definitiva al problema».