Incontro tra gli allevatori di bovini e l'assessore Caria

-
  Oltre 150 allevatori, soprattutto del comparto bovino da carne, hanno affollato l’aula consiliare del Comune di Sant’Antonio di Gallura dove si è parlato del futuro del mondo delle campagne nel nord Sardegna. L’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, il presidente regionale di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu, e i sindaci di Sant’Antonio e di Luogosanto, Carlo Duilio Viti e Agostino Pirredda, sono intervenuti a tutto campo nel fare il punto delle maggiori criticità che interessano il territorio della Gallura.

   Caria, rispondendo anche a molte domande di presenti, ha ricordato l’enorme sforzo messo in campo dalla Regione per venire incontro alle difficoltà dovute alla siccità e i 47 milioni di euro stanziati in legge la scorsa settimana per l’ovicaprino, già pesantemente penalizzato dal crollo del prezzo del latte. “La Giunta, in collaborazione con il Consiglio regionale, si è impegnata a reperire ulteriori 20 milioni di euro da destinare al comparto bovino e agli altri settori agricoli colpiti dal perdurare della siccità. Non lasciamo indietro nessuno: non esistono imprenditori agricoli di serie A o di serie B. Troveremo tali risorse nel rimodulare i fondi del Programma di sviluppo rurale, attraverso finanziamenti nazionali e con la nuova stesura della legge Finanziaria”.

   Così Pier Luigi Caria che nel ricordare la tipicità e la tradizione delle produzioni locali, in primis quella delle carni bovine, ha spiegato che proprio su tale comparto non si è mai abbassata la guardia, soprattutto adesso che lo spettro della lingua blu si è riaffacciato negli allevamenti ovini dell’Ogliastra. “I vaccini per i bovini non sono inseriti nei Lea (Livelli essenziali di assistenza) – ha osservato l’esponente dell’Esecutivo Pigliaru – per questo l’assessorato della Sanità ha chiesto al Ministero una deroga per poter vaccinare gratuitamente i nostri animali: adesso siamo in attesa della risposta da Roma”.

   Caria ha poi annunciato il prossimo appuntamento sugli Stati generali dell’Agricoltura, previsti per la fine del prossimo mese. “Si tratta di un passaggio cruciale dove possiamo rivedere e rimodulare il PSR, così da avere una programmazione agricola che punti sugli investimenti e non sia solo dedicata al sostegno. Un momento in cui dobbiamo decidere, in collaborazione con tutti i portatori di interesse del mondo agricolo isolano, come costruire una agricoltura moderna, di precisione e che guardi al futuro”.