La Carovana della Giustizia ad Alghero: carcere modello - Prosegue il tour sardo del Partito Radicale

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  Seconda giornata del tour sardo della Carovana per la Giustizia, oltre 250 firme tra il carcere di Alghero e Oristano. La Carovana del Partito Radicale oggi in piazza Roma ad Oristano e domani i dirigenti e militanti del Partito Radicale faranno tappa nel sud della Sardegna: prima nella casa di reclusione Is Arenas ad Arbus, e poi nel carcere di Cagliari. Su questo fronte Partito Radicale e Unione Camere Penali stanno sempre più rafforzando la loro sinergia per la riforma della giustizia. All’esterno del carcere di Alghero, ai microfon di Radio Radicale, Marco Palmieri, presidente della Camera Penale di Sassari ha dichiarato “Il comandante della casa circondariale di Alghero ci ha riferito non solo i numeri dei detenuti, ma soprattutto la qualità della struttura algherese. Probabilmente a molti non addetti ai lavori non è nota.

  Nel carcere di Alghero c’è una struttura residenziale aperta, e cioè ha una qualità di organizzazione e di rieducazione del detenuto che credo sia un fiore all’occhiello rispetto ad altre strutture penitenziarie Italiane. È un qualcosa che è nato proprio dalla progettualità, della quale anche il comandante si è fatto carico, a partire dalla fine del 2013, e la specificità e questa struttura rettangolare con bracci che da la possibilità ai detenuti di circolare e di incontrarsi. Una struttura che ha una capacità di rieducazione di risocializzazione che pare stia dando dei frutti importanti Con soddisfazione, il che è una rarità credo, anche da parte degli agenti polizia penitenziaria; con un numero anche ridotto di agenti polizia penitenziaria si riesce a reggere benissimo una struttura così dinamica.

  Quindi credo che sia un elemento di grande riflessione non solo da parte dell’avvocatura penalistica, perché noi su questa cosa ci abbiamo sempre riflettuto e continuiamo a riflettere, e cioè sul fatto che se vogliamo dare delle possibilità anche a chi ha sbagliato bisogna necessariamente aprire all’esterno e risocializzare che è un termine bellissimo, abusato, ma che di fatto poi deve avere la sua realizzazione”. Nella delegazione del pomeriggio anche l’avvocato Francesco Pilloni, Camera Penale Oristano “un evento di caratura eccezionale perché circa il 90% dei detenuti ha sottoscritto la proposta di legge di iniziativa popolare per la separazione delle carriere. È motivo di orgoglio per la Camera Penale di Oristano, ma questo vale credo anche a livello nazionale perché la partecipazione da parte dei detenuti del carcere italiani sta registrando un’affluenza record.

   Come dicevo oltre il 90% dei detenuti hanno sottoscritto una proposta di legge, questo è un dato estremamente significativo; da un lato perché ci riporta la problematica direttamente dai luoghi in cui certamente l’esperienza anche giudiziaria è di livello personale estremamente sentita, vorremmo e auspichiamo una presenza così massiccia anche a livello dell’elettorato per poter promuovere e portare finalmente in porto una iniziativa che ormai da troppi deve arrivare sulle tavole del dibattito politico senza alcun risultato”. C’è un obiettivo ancora più importante per il Partito Radicale raggiungere 3000 iscritti altrimenti il 31 dicembre tutto sarà destinato a finire. Per questo dai microfoni di Radio Radicale Sergio D’Elia, Rita Bernardini, Laura Arconti, Diego Sabatinelli e tanti altri dirigenti e militanti hanno lanciato la campagna #Quota3001: fili diretti, collegamenti con la Sardegna, e approfondimenti sulle iniziative in corso per raccogliere iscrizioni al partito di Marco Pannella.