«In diretta Facebook ho strappato l’F24 preparato dal mio commercialista
con il quale avrei pagato l’acconto Iva, che scade il 27 di questo mese.
Ho invitato i ristoratori italiani, non solo di MIO Italia, e tutte le
partite Iva, a fare altrettanto. È legittima difesa, la nostra, è
l’unico modo che abbiamo per ribellarci a una politica che vive ad anni
luce di distanza dai problemi di chi lavora e fa impresa».
Lo ha reso noto Paolo Bianchini, presidente dell’associazione di
categoria MIO Italia, Movimento Imprese Ospitalità.
«Il mio gesto rappresenta pure un “regalo di Natale” al Governo, per
contraccambiare a tutti quelli ricevuti in queste tre stagioni di
gestione fallimentare della pandemia. A cominciare dai ridicoli
risarcimenti per le forzate chiusure (non legittimate dalla scienza),
per proseguire col salasso-bollette e con il pagamento in un’unica
soluzione delle cartelle di rottamazione. Siamo in emergenza, ma alle
misure sanitarie non vengono contrapposte misure economiche.
E il fisco
ogni giorno bussa alla nostra porta», ha spiegato Paolo Bianchini.
«Ora i ristoranti sono aperti, ma vuoti. In questo periodo di feste non
abbiamo il pienone, ma il deserto. Perché la gente ha paura, visto che
la doppia dose di vaccino non garantisce la lunga protezione assicurata,
e non è stata raggiunta alcuna immunità di gregge, nonostante 108
milioni di somministrazioni.
In questa situazione, il super green pass
confonde, invece di aiutare», ha aggiunto Marco Lombardi, responsabile
per la Sardegna.
«Ma ora basta, i miei soldi, i nostri soldi, non li avrete. Invito tutti
i ristoratori, tutte le partite Iva, a strappare gli F24 in scadenza il
27 dicembre», hanno concluso Paolo Bianchini e Marco Lombardi.