Trasporto scolastico: soltanto enunciazione di buoni principi - Interrogazione dei Progressisti

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  Risorse stanziate per quasi sei milioni di euro, con un incremento di circa due milioni rispetto al finanziamento precedente, ordini del giorno approvati all'unanimità in Consiglio regionale, annunci su annunci da parte della Giunta e invece sul trasporto pubblico scolastico niente sembra cambiare. «Le segnalazioni, che arrivano da ovunque ma soprattutto dai territori interni e dalle zone lontane dalle aree metropolitane», sottolinea Laura Caddeo, prima firmataria di un'interrogazione in Consiglio regionale del gruppo dei Progressisti, «raccontano di viaggi e spostamenti in cui i ragazzi non possono mantenere le distanze di sicurezza, che sono ancora fondamentali, e sono spesso costretti a stare ammassati in alcuni casi persino in piedi nei bus che effettuano il servizio extraurbano.

  Nelle situazioni più gravi emerge anche che tanti studenti, pur essendo abbonati al servizio di trasporto pubblico, non riescano ad accedere ai mezzi per andare a scuola o rientrare a casa, con grandi disagi per loro e per le loro famiglie». «Pensiamo sia necessario», continua Caddeo, «che il presidente della Regione e l'assessore ai Trasporti procedano velocemente all’adeguamento dell’offerta del trasporto pubblico locale attraverso il potenziamento delle linee e delle frequenze. Serve un monitoraggio costante sull'efficienza e sull'adeguatezza dei trasporti, per garantire un servizio in sicurezza per gli studenti pendolari, anche con aumento delle corse, e servono soluzioni organizzative in grado di scongiurare la penalizzazione degli studenti che vivono nelle aree interne o in Comuni lontani dalle aree metropolitane anche per ridurre il rischio di una ripresa dei contagi: se necessario si potrebbero utilizzare anche mezzi di trasporto privati aggiuntivi».