Per
questo Confartigianato Edilizia, insieme ai Sindacati dei Lavoratori e
ad altre Associazioni Imprenditoriali, ha lanciato la campagna
nazionale di sensibilizzazione “Occhio all’amianto”, un opuscolo,
cartaceo e virtuale, che sta per essere distribuito a tutti i
lavoratori e imprese della Sardegna e del resto d’Italia.
“Il settore edile italiano ha bandito l’amianto da circa 30 anni per
le nuove costruzioni ma nelle ristrutturazioni si continua a trovare
una quantità importante di materiale edilizio in eternit – commenta
Daniele Serra, Segretario di Confartigianato Imprese Sardegna -
ristrutturare e demolire edifici costruiti prima del 1994 può essere
molto pericoloso perché potrebbero esserci materiali contenenti questo
isolante”. “Per questo – sottolinea - è necessario informare i
lavoratori, le imprese e i cittadini affinché si proceda con la
massima attenzione e, nel caso di eventuali ritrovamenti sospetti,
avvertire immediatamente il responsabile dei lavori”.
Infatti l’amianto si può nascondere in tetti, controsoffitti, pareti
e pannelli, tubazioni d’acqua, del riscaldamento e delle centrali
termiche ma anche nelle canne fumarie, nei pannelli per quadri
elettrici, nei balconi, nelle finestre e nei pavimenti.
“I recenti provvedimenti per rilanciare l’edilizia nel privato,
attraverso il bonus 110% - interviene Giacomo Meloni, Presidente di
Confartigianato Edilizia Sardegna - stanno facendo incrementare gli
interventi sul patrimonio edile esistente già realizzato ante 92/94; i
cantieri di ristrutturazione sul già costruito, si stanno espandendo e
le probabilità per imprese e lavoratori di imbattersi in questo
pericoloso materiale ancora presente sta notevolmente aumentando
rispetto a quanto avvenuto finora”.
Secondo Confartigianato Sardegna, la prevedibile mole d`interventi di
ristrutturazione, in corso e futuri, accrescerà inevitabilmente il
rischio per le imprese e i lavoratori, di venire a contatto con
materiali o addirittura interi manufatti in amianto: un rischio,
talvolta, non calcolato a causa della poca consapevolezza e
informazione da parte di chi opera in cantiere, dei rischi connessi e
i comportamenti da assumere al rinvenimento del materiale.
L’obiettivo della campagna di sensibilizzazione sulla pericolosità
dell’amianto è quello di divulgare il più diffusamente possibile,
attraverso nozioni e materiali come opuscoli informativi, e tramite
gli organi di informazione e i social, le necessarie informazioni per
destare attenzione e interesse, suscitare buone prassi, fare assumere
da parte delle imprese e dei lavoratori comportamenti virtuosi,
dettati da una prevenzione consapevole.
Il materiale, cartaceo e digitale che verrà distribuito a imprese e
lavoratori, gratuitamente accessibile anche all’indirizzo
www.occhioallamianto.it, contiene le indicazioni sugli atteggiamenti
da seguire se si sospetta la presenza dell’amianto, le indicazioni per
la bonifica e, soprattutto, l’elenco dei materiali da trattare con
attenzione in quanto potrebbero essere stati realizzati con la
pericolosa fibra. Inoltre, si troveranno paragrafi sulla tutela INAIL
per le malattie professionali da amianto, il Fondo vittime
dell’amianto e i benefici previdenziali.
“Nel dubbio, meglio fermarsi e far verificare, dagli esperti, la
presenza o meno di questa fibra killer”, concludono Serra e Meloni.