MIO Italia denuncia: "Stiamo per aprire ma non troviamo personale"

Le ragioni : reddito di cittadinanza e lavoro nero

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  «Pensavamo che la situazione fosse grave, ma non fino a questo punto, perché in realtà è drammatica. I locali – ristoranti, bar, pizzerie, cocktail bar, con o senza tavoli all’aperto – stanno per riaprire a pieno regime dal 1° giugno. La migliore e più fruttuosa stagione è alle porte, eppure in tutta Italia non si trova il personale di sala e di cucina. Sembra incredibile, ma è così. Il reddito di cittadinanza spinge a rimanere comodamente sul divano, piuttosto che a cercare una
occupazione. Eppure, negli esercizi di somministrazione non si guadagna affatto male. Inoltre, chi cerca un impiego, chiede di lavorare in nero».

  Lo hanno reso noto Paolo Bianchini, presidente dell’associazione di categoria MIO Italia, Movimento Imprese Ospitalità e Marco Lombardi, presidente MIO Sardegna «Nessuno vuole lasciare un sussidio sicuro per impegnarsi in un lavoro regolarmente inquadrato. È un problema enorme che interessa più livelli istituzionali: lo Stato, ovviamente, ma anche le Regioni, responsabili delle politiche attive del lavoro e della formazione. In questo senso, fra le urgenze ci sono pure la riforma dei centri dell’impiego, che non riescono a fare matching fra domanda e offerta, e un intervento deciso sul costo del lavoro», ha spiegato Paolo Bianchini. «In ogni caso, dopo le restrizioni covid, che hanno massacrato il comparto dell’ospitalità a tavola, ora si preannuncia un’estate più problematica di quanto ci aspettassimo, a causa della mancanza di personale. Per il comparto Horeca non c’è proprio tregua», ha concluso Paolo Bianchini.