E' ancora in corso l'operazione internazionale “Platinum-Dia”, per la parte che riguarda la Sardegna, partita all'alba di oggi con l'impiego anche di mezzi aerei.
L'operazione è coordinata dalla Procura di Torino ai cui ordini stanno operando gli uomini della Dia, la Guardia di finanza, Carabinieri e Polizia di Stato.Gli arrestati sono residenti nel Cagliaritano e nel nord dell’Isola. In particolare sono finiti in cella per associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga Stefano Sanna, 39 anni di Cagliari, la compagna Valentina Murgia, 38 anni di San Sperate e la madre di Sanna, Marinella Matta, 68 anni, sempre di Cagliari. In manette anche Emanuela Piras, 35 anni, Giorgia Fadda, di 28, e Roberto Schirru, di 33, tutti di San Sperate; Ubaldo e Mario Piredda rispettivamente di 24 e 56 anni, entrambi di Sassari; Luciano Vacca, 48 anni di Furtei, arrestato a Oristano e Vincenzo Smimmo, 53 anni al quale il provvedimento è stato notificato mentre si trovava agli arresti domiciliari ad Alghero.
In particolare in Sardegna particolarmente attiva risultano gli intervento assegnati ai Carabinieri della Compagnia di Alghero che anche con l'utilizzo di elicotteri avrebbero eseguito i provvedimenti di custodia cautelare disposti dal Giudice.
L'inchiesta partirebbe proprio da Alghero dove una intercettazione ambientale avrebbe consegnato nelle mani degli inquirenti elementi preziosi per il traffico di droga tra Germania, Olanda e Belgio negli ultimi 3 anni.
Il riscontro ambientale parte da alcuni detenuti rinchiusi nelle carcere sarde che avrebbero consentito di attivare un filone di indagini, stavolta a livello internazionale, che ha portato all'operazione odierna.
Decisamente pesanti i reati contestati’: associazione mafiosa, traffico internazionale di sostanze stupefacenti, riciclaggio, intestazione fittizia di beni, estorsione , tanto per citarne alcuni. Per restare ad Alghero e a proposito di riciclaggio e beni con intestazioni fittizie, da tempo gli investigatori locali seguono con particolare attenzione movimenti legati ad acquisti di immobili ed esercizi commerciali. A questo proposito si parla di un bar della città catalana che sarebbe stato sequestrato.
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