Gli errori del "modello "italiano nell'era del Covid" - Tutto in un libro

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  L’imprenditore Domenico Mamone e il giornalista Giampiero Castellotti firmano “Covid e dintorni”, libro di 204 pagine dove vengono rinnovate le memorie documentate di luoghi e persone di un periodo lacerante, che ha colpito pesantemente anche la nostra regione: il 3 marzo 2020 veniva diffusa la notizia del primo caso di coronavirus, un imprenditore di 42 anni di Cagliari, gestore di un locale. Era stato a Rimini ad una fiera dedicata ai birrifici artigianali.
Gli autori s’interrogano sui molteplici errori che hanno investito l’amaro “modello italiano”, dalle “profezie” dei troppi scienziati ai numeri che non tornano, dal protagonismo dei territori ai ritardi su scuola e trasporti.

  Non manca il “libera tutti” estivo con “le discoteche stracolme di faune giovanili in Sardegna (ma non solo) che sostituiscono quelle più canute dagli ospedali – come si legge nel libro. “Nell’isola, trasformata – per diceria comune - in terra degli untori e risparmiata dalla prima ondata di virus, i contagiati quadruplicano nelle otto settimane tra agosto e ottobre”. Tuttavia gli autori non imputano alla movida estiva la seconda ondata di ottobre. Scrivono: “Ma, va detto, tra i discotecomani senza protezioni e la robusta ripresa dei contagi non c’è strettissima attinenza. Questione di tempi. Le discoteche vengono fatte chiudere il 19 agosto 2020, il boom dei contagi riprende ad inizio ottobre. Troppo tempo intercorre. Più probabile, quale causa, la ripresa delle attività a settembre e soprattutto la riapertura delle scuole dal 14 settembre”.

  Nel fitto elenco di criticità, anche gli scontri tra istituzioni, tra cui quelli in Sardegna per i test obbligatori per i passeggeri in entrata senza un certificato di negatività al Covid. Un capitolo è dedicato alla scuola. “Covid e dintorni” cita la ricerca di Wired secondo cui quasi tutte le regioni italiane hanno registrato molti più contagi a scuola rispetto agli altri ambienti. In Sardegna 42,9 casi ogni 10mila studenti e docenti rispetto ai 32,9 generali in autunno.

  Sulla scuola, tra i riferimenti alla Sardegna, si parla del professor Massimo Arcangeli, stimato linguista e docente presso l’Università di Cagliari, nonché presidente della trentesima Commissione del concorso per dirigenti scolastici dove l’ex ministra Azzolina è stata promossa con la votazione 75/100. Arcangeli ha assunto notorietà a livello nazionale anche per le sue critiche all’ex ministra. A chiudere, tante osservazioni sulla “lezione” offerta dal virus: il senso di sospensione, il monito per l’economia e le imprese, la gerarchia delle priorità, la ghettizzazione dei deboli, il Nord e il Sud, la necessaria rigenerazione morale.
Per leggere le prime 22 pagine: urly.it/3bvyr.