Alcool e droga: triste primato per i giovanissimi sardi - Uno studio dell'Iss e Cnr

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  Un nuovo modo di divertirsi sta prendendo piede tra molti dei nostri giovani: gareggiare nel bere alcolici a dismisura fino a non poterne più. Ormai non si tratta più della birretta del fine settimana tra amici, ma di una vera e propria abitudine allo sballo quasi giornaliero. Due autorevoli studi dell’Istituto Superiore della Sanità (ISS) e del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), assegnano il primato alla Sardegna, tra le regioni italiane, nel consumo di alcolici e l’abuso di droghe, dalla cannabis alla cocaina, ed è ai primi posti anche per l’uso di eroina e droghe sintetiche nei giovani tra i 15 e i 19 anni.

   Tralasciando le percentuali che sono da far venire la pelle d’oca, pensare che oltre il 50% dei nostri giovani faccia uso di sostanze stupefacenti di vario tipo o si sballa di alcol fino a non poterne più, perché non trova altro modo di divertirsi e “stare insieme”, è oltremodo preoccupante per qualsiasi persona di buon senso. L’abbuffata alcolica (il “Binge drinking” come lo denominano gli esperti) sta diventando sempre più diffusa tra i ragazzi. Le gare per vedere chi sopporta più alcol sta devastando tantissimi ragazzini che, inconsapevoli delle conseguenze cui vanno incontro, abbinano all’alcol le canne o altre sostanze con conseguenze devastanti, spesso irreversibili, talvolta letali.

   La preoccupazione aumenta quando, leggendo i rapporti dell’ISS e del CNR, notiamo che l’età dei ragazzi che sta cadendo in questo tranello è sempre più bassa. Infatti se qualche anno fa l’età media dei ragazzi che si affacciava alla prima canna era di 15/16 anni, ora troviamo bambini di 11/12 anni che si passano il fumo per la prima volta e sono poco più che bambini coloro che spesso vanno a finire al pronto soccorso in coma etilico o in preda agli effetti sconosciuti dei mix di droghe. Sinceramente avremmo preferito andare alla ribalta delle cronache per altri meriti.

  Che fare? “L’arma più efficace nella guerra contro la droga è L’ISTRUZIONE” scriveva il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard, posizione condivisa anche nell’analisi dell’ISS e del CNR da cui provengono queste notizie allarmanti. I volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga e della Chiesa di Scientology, non si limitano a denunciare la situazione, da anni tutti i giorni in tutto il mondo si dedicano a portare quella istruzione corretta che da sola porterà i giovani a prendere liberamente la giusta decisione di vivere liberi dalla droga.

   Lo hanno fatto anche nella serata di giovedì 29 ottobre distribuendo tra i passanti e nei negozi del centro storico di Cagliari, centinaia di libretti contenenti le corrette informazioni sugli effetti dell’alcol e sulla marijuana, riscontrando l’adesione massiccia dei commercianti e il plauso dei cittadini, preoccupati per il futuro dei nostri giovani. Lo faranno ancora nei prossimi giorni anche a Olbia, Nuoro e ad Arzachena. Info: www.noalladroga.it