Segnalazione guasti dell'Enel verso lo smantellamento -Denuncia di Cisal FederEnergia e Ugl

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  Franco Peana di CISAL FederEnergia e Massimo Ledda di UGL non hanno difficoltà a denunciare pubblicamente il modo " silente "con il quale l'Enel sta cancellando anche il Servizio di Segnalazione Guasti della Sardegna. "Da tempo denunciamo ed esprimiamo la nostra contrarietà - affermano i due sindacalisti in una nota - per la situazione incresciosa venutasi a creare presso il Servizio Segnalazione Guasti della Sardegna, nonché delle ataviche posizioni vacanti in turno mai ricoperte, come pure delle idee aziendali di ulteriori alienazioni di posizioni lavorative e di possibili riorganizzazioni locali.

  La situazione al SSG della Sardegna è divenuta ingestibile, l’aver improvvisato il rimescolamenti dei turni in modo empirico, non ha prodotto nessun giovamento alle persistenti criticità vissute quotidianamente dagli operatori in turno, come anche l’aver estromesso incomprensibilmente e messo al margine un lavoratore con sede nel nord Sardegna, presente da anni e utile alla struttura, si è dimostrata una ennesima scelta dannosa". Un argomento quest'ultimo che vede da mesi CISAL FederEnergia e UGL in forte contrapposizione con l'azienda.

  "Una realtà aziendale che funzionava benissimo e al servizio dei cittadini - aggiungono ancora - divenuta per meri motivi finanziari e per scelte incomprensibili un invivibile realtà di lavoro. Le raccapriccianti scelte aziendali, sinora operate, si sono dimostrate un fallimento su tutta linea, le prepotenti introduzione dei call center esterni hanno solo prodotto, un sistema impreciso e poco attendibile, lo dimostrano le copiose assegnazioni errate, doppie assegnazioni attribuite a reperibili diversi, che si recano entrambi nello stesso luogo e per lo stesso guasto, una situazione che sa dell’incredibile".

   Franco Peana di CISAL FederEnergia e Massimo Ledda di UGL concludono: “Abbiamo diffidato l’azienda dal voler procedere in tal senso e chiesto di procedere a carattere d’urgenza con la copertura delle posizioni vacanti in turno, ripristinando la linea turno a sei come prescritto dagli accordi. I Sardi hanno necessità di un servizio efficiente e non di un disservizio. Nel mentre abbiamo affidato la nostra denuncia ai media e all’opinione pubblica, oltre ad aver dato corso alle dovute informative degli enti preposti".