Incoraggiati dall’accoglienza dei gestori dei locali pubblici
dislocati sul lungomare Poetto, i volontari cagliaritani di Fondazione
per un Mondo Libero e della Chiesa di Scientology continuano nella
loro attività di informazione e prevenzione all’uso di droga.
Con una
nuova distribuzione dei libretti “La verità sulla droga”, nella serata
di mercoledì 15 luglio, i chioschi del bellissimo lungomare
cagliaritano, saranno riforniti di nuovi libretti che, grazie alla
collaborazione degli esercenti, saranno messi gratuitamente a
disposizione della giovane clientela.
Nella stessa serata di
mercoledì, dopo l’interruzione forzata a causa della pandemia,
riprenderanno le iniziative anche i volontari nuoresi, che
distribuiranno i noti libretti nelle strade e negozi del centro del
capoluogo barbaricino.
La “cultura” attuale sta portando molti dei nostri ragazzi a supporre
che il consumo di droga sia qualcosa di tollerabile.
Con l'avvento
della cosiddetta “cannabis legale”, sta creando un numero sempre
crescente di giovani che fanno uso di sostanze con lo scopo di
rilassarsi o divertirsi in gruppo.
Non ci si diverte più se non si è
“sballati” da alcol e fumo, quando va bene.
Non è raro incontrare
ragazzini e ragazzine di 12/13 anni con in mano l’innocente bottiglia
di bibita analcolica che nasconde il mix di vodka acquistata nel
supermercato dall’amichetto maggiorenne per aggirare il divieto.
Chi sottovaluta questa realtà sempre più diffusa nelle nostre città e
quartieri, ha deciso di bendarsi gli occhi e far finta di non vedere,
pensando che “a mio figlio non succederà mai perché lo controllo io e
so con chi esce”… per poi trovarselo al pronto soccorso ricoverato per
coma etilico o, ancora peggio, tra le lamiere dell’auto accartocciata
sul palo.
Naturalmente queste sono cose che succedono sempre ai figli
degli altri, quindi, come dicono in troppi: “grazie a Dio, il problema
droga a me personalmente, non mi tocca”.
Come potremmo definire un atteggiamento di questo tipo? Cecità?
Menefreghismo? Irresponsabilità?
Personalmente la vedrei come
complicità e omertà davanti ad una piaga che interessa tutti
indistintamente.
La società troverà sempre nei volontari di Fondazione per un Mondo
Libero dalla Droga degli acerrimi nemici della droga, concordando con
le parole del filosofo L. Ron Hubbard, che definiva da droga come
“l'elemento più distruttivo presente nella nostra cultura attuale”.
La
vita libera dalla droga è un primo importante passo nel raggiungimento
di una società migliore.
È un dovere morale di tutti impegnarsi
attivamente e non solo con meri principi enunciati in pubblico, per
eliminarla dalla società.
Info: www.diconoalladroga.it