La Giunta regionale ha approvato in via preliminare il piano di
riorganizzazione della rete ospedaliera in emergenza Covid-19, così
come previsto dal decreto legge licenziato dal governo lo scorso 19
maggio.
Indicato nel provvedimento, varato dall'esecutivo regionale su
proposta dell'assessore della Sanità, Mario Nieddu, il potenziamento
delle attività assistenziali attraverso l'incremento del numero di
posti letto di terapia intensiva, che passano da 135 a 236 in totale
nell'Isola, e sub-intensiva, ulteriori 115 attivabili con la
riconversione, all'occorrenza, di posti letto individuati in altri
reparti ospedalieri.
“L'obiettivo – spiega Nieddu – è rendere ancora più efficiente la
nostra capacità di risposta all'emergenza, rendendo strutturali quelle
soluzioni di assistenza ad alta intensità di cure che ovunque si sono
rese necessarie durante le fasi più critiche della pandemia”.
Per l'incremento delle terapie intensive e subintensive, il piano
individua diverse strutture su tutto il territorio e, in via
prioritaria, i presidi ospedalieri dell'Isola già predisposti
nell'emergenza alla gestione dei casi Covid-19 (Santissima Trinità di
Cagliari, San Francesco di Nuoro e cliniche San Pietro dell'Aou di
Sassari), integrandoli con gli ospedali San Martino di Oristano e
Santa Barbara di Iglesias.
“In caso di emergenza – spiega l'esponente
della Giunta Solinas, in riferimento al caso specifico del Santa
Barbara – la struttura consentirebbe la gestione dei pazienti affetti
da coronavirus mantenendo libero il vicino Cto e potrebbe, se
necessario, fornire supporto al Santissima Trinitià”.
Prevista anche l'attivazione di 6 posti di terapia intensiva
pediatrica al Santissima Trinità: “Già operativi durante l'emergenza –
precisa l'assessore – i percorsi nascita dedicati alle partorienti
positive al coronavirus, con il supporto della terapia intensiva
neonatale e delle equipe dell'Azienda ospedaliera Brtozu.
L'attivazione dei posti letto in terapia intensiva pediatrica
completano l'offerta assistenziale in un presidio che, in relazione
all'andamento dell'epidemia, sarebbe dedicato esclusivamente alla
gestione dei pazienti Covid”.
Il potenziamento riguarderà anche adeguamenti strutturali per la
realizzazione di percorsi separati e, nei pronto soccorso, di aree di
permanenza dedicate ai casi sospetti.
Interventi per cui è prevista
una dotazione finanziaria di circa 42 milioni di euro, che includono
le risorse per l'acquisto delle attrezzature necessarie (come letti,
ventilatori e monitor) e dei mezzi per i trasferimenti secondari dei
pazienti (trasporti tra i presidi ospedalieri e le dimissioni
protette).
Per il potenziamento delle terapie intensive e la gestione del
trasporto dei pazienti è anche autorizzata, nell'anno in corso, la
spesa di 5 milioni di euro (dal bilancio nazionale) per l'assunzione
di medici, infermieri, oss e autisti, a cui si aggiungono 7,2 milioni
di euro (dal bilancio regionale) per il 2021.
“L'emergenza Covid-19 ha certificato la necessità e l'urgenza di
investire nel nostro sistema sanitario, sia in termini di risorse, sia
sul piano organizzativo.
Un'impostazione a cui eravamo già orientati
ben prima che il virus facesse la sua comparsa.
L'andamento dei
contagi sul nostro territorio conferma l'efficacia delle misure messe
in campo dalla Regione per contrastare l'epidemia e il piano approvato
punta a consolidare gli sforzi e l'esperienza maturati a oggi, per la
tutela della salute dei cittadini”, conclude l'assessore della Sanità.