Da 21 mesi, infatti, i bovini e ovini del centro e sud Sardegna per
spostarsi dovevano essere sottoposti prima all’esoso esame della PCR.
Il blocco della movimentazione scattò dopo il riscontro di un focolaio
del sierotipo BTV3 della lingua blu nel territorio di Teulada
(settembre 2018) che ha fatto scattare dapprima la circoscrizione
della “zona infetta” in un raggio di 20 km dal focolaio e
successivamente estesa a “zona di sorveglianza” per un raggio di 150
km.
E anche se con i 150 km si lambivano i territori dei comuni di
Orgosolo e Fonni si è deciso di estenderla a tutta la provincia di
Nuoro.
Questo obbligava gli allevatori inclusi all’interno della “zona di
sorveglianza” a dover sottoporre all’esame della PCR i bovini ed ovini
che devono oltrepassare questo perimetro sostenendo un costo ulteriore
di 25,08 euro a capo.
Coldiretti, attraverso la Federazione di Nuoro Ogliastra prima (dove
sono presenti il 40% dei bovini da carne e circa il 30% del patrimonio
ovino sardo) e la Regionale dopo, chiese lo sblocco in deroga della
movimentazione prima dei canonici due anni in quanto si evidenziò la
presenza “di una rete di controllo e monitoraggio del sierotipo
capillare e frequente che garantisce un basso livello di rischio.
Ci
sono molti animali sentinella, sottoposti mensilmente a verifiche
immunitarie, risultate, nel nostro territorio del centro Sardegna,
tutte negative.
Cosi come lo sono stati gli esiti della sorveglianza
sierologica, entomologica (trappole catturanti posizionate per gli
insetti vettori) e i controlli pre-movimentazione”.
Secondo una stima Coldiretti, già a febbraio, il blocco della
movimentazione è costato agli allevatori oltre 121mila euro, per la
movimentazione di 4835 capi, per l’esame Pcr, da effettuare una
settimana prima dell’imbarco al costo di 25,08 euro.
Un costo che stava limitando da una parte il settore del bovino da
carne e dall’altra metteva fuori mercato la commercializzazione degli
ovini.
“E’ una ottima notizia per gli allevatori del centro sud Sardegna –
commenta il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu.
Il
fardello dei 25 euro e dell’esame PCR una settimana prima della
movimentazione ha limitato fortemente in particolare il settore dei
bovini da carne”.