Quando si decide di intraprendere una dieta “fai da te” per perdere
peso, spesso il primo alimento che si elimina è il pane al quale viene
erroneamente attribuita la colpa dei nostri chiletti di troppo.
Il pane è invece un’importante fonte calorica che offre energie
derivate quasi interamente da carboidrati complessi ed eliminarlo
completamente dal proprio regime alimentare non sempre è la scelta
corretta.
Si rischia infatti di non dare le giuste energie al corpo e di
sottoporre l’organismo ad un inutile stress inficiando il risultato
della dieta stessa.
È più produttivo tenerne sotto controllo il
quantitativo, in base al fabbisogno giornaliero di carboidrati che è
specifico per ogni persona, e utilizzare la qualità più adatta al
nostro organismo.
Oggi i forni ci offrono una grande varietà di pane da quello integrale
a quello multicereale o speziato che si dimostrano degli utili alleati
offrendo proprietà uniche che possono arricchire il nostro nutrimento.
La scelta dipende dalle nostre esigenze: se il fine è perdere peso
prediligeremo un pane integrale, derivato da chicchi di cereali
completi anche del tegumento fibroso, con più fibre (6,5 g/100 g) e
meno grassi (1,3 g/100 g) rispetto ad un pane bianco, fatto con una
farina senza il germe e la crusca dove ci sono poche fibre (2,7
g/100g) e più grassi (3,2 g/100 g).
Chi soffre di pressione alta opterà per un pane insipido evitando così
il sale, allo stesso modo chi soffre di intestino irritabile sceglierà
un pane senza lievito.
Un pane multicereale, basato su un mix di grano, orzo, farro e segale,
ricco di vitamine e minerali importanti come magnesio e ferro è
consigliato a chi ha bisogno di un po’ d’energia in più durante la
giornata.
Sfatiamo quindi il mito del pane nemico della dieta: inserito nel
calcolo dei carboidrati giornalieri ed accompagnato con una proteina e
verdure abbinate si presenta come una soluzione veloce per chi pranza
fuori casa sia per lavoro o perché è al mare senza sensi di colpa.
Dottor Andrea Belli , biologo nutrizionista