L’inizio della fase 2 ha coinciso, nel comune di Ploaghe, con il
riavvio di diversi progetti e la riapertura di numerosi cantieri.
Uno
dei progetti che sta più a cuore all’amministrazione comunale non è,
tuttavia, un cantiere di propria competenza ma un progetto attivato
dall’Ats e riguarda la struttura sanitaria San Giovanni Battista.
Negli anni passati infatti, a partire dal passaggio della ex Ipab
all’allora Asl di Sassari è stato attivato un programma condiviso di
interventi per valorizzare la struttura e che avrebbe avuto fra i
progetti più importanti la realizzazione di un Hospice nell’edificio
denominato “Gli Ulivi”.
La struttura, un luogo di accoglienza e
ricovero per malati che li assiste sino al termine naturale della
vita, è la prima di questo tipo nel sassarese e potrebbe diventare un
riferimento importante per tutto il nord ovest della Sardegna.
Nei
mesi scorsi l’Ats ha finanziato il progetto di “Realizzazione di un
centro residenziale per cure palliative (Hospice)” con un importo
complessivo di 323.500 euro di cui 221.290,00 euro di lavori e
2.500,00 euro di oneri per la sicurezza.
L’appalto è stato
aggiudicato, nel mese di dicembre, alla ditta a D.S. Medica Tecnologie
Srl con sede in Noale (VE).
Un ottima notizia accolta con grande
soddisfazione nel territorio.
A preoccupare però il sindaco di Ploaghe
Carlo Sotgiu, è un’altra vicenda che, se confermata, potrebbe frenare
l’iter di realizzazione del programma.
“Abbiamo saputo informalmente
- spiega il sindaco- che la Regione avrebbe deciso di realizzare nel
SGB un reparto per gli ex pazienti positivi al covid e dimessi dalle
case di cura e strutture sanitarie e che devono ancora stare in
isolamento. Una decisione che, se confermata, è stata presa senza
consultare l’amministrazione comunale ma, soprattutto, le
indiscrezioni che circolano parlano della realizzazione di questo
progetto proprio nei locali de “Gli Ulivi”, cioè i locali in cui
sarebbero dovuti partire, nelle prossime settimane, i lavori per la
realizzazione dell’Hospice.
Purtroppo non esistono ulteriori dettagli
dell’operazione in quanto la delibera della giunta regionale, la 24/20
del 8 maggio, non è ancora stata pubblicata.
Inoltre risulta che
diversi altri comuni del territorio avrebbero gradito ospitare nelle
loro strutture i pazienti ex covid ma sembrerebbe che la scelta sia
ricaduta proprio su Ploaghe.
La nostra grande preoccupazione -
conclude Carlo Sotgiu - è che questa circostanza possa rallentare il
progetto di realizzazione del centro di cure palliative o addirittura
bloccarlo.
Sarebbe davvero una grave perdita per tutto il territorio
anche perché si dovrebbe bloccare un appalto già in essere”.