Un mese di eventi online per il Festival del Turismo Responsabile

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L’edizione 2020 di IT.A.CÀ, primo ed unico festival in Italia dedicato al Turismo Responsabile, sceglie, in linea con la situazione emergenziale attuale, di ‘trasferirsi’ momentaneamente online con una serie di eventi (seminari, talk, approfondimenti, presentazioni di libri) pensati e organizzati dalla rete del Festival – 700 realtà nazionali e internazionali, 21 tappe, 11 regioni italiane coinvolte - per una riflessione quanto mai attuale sul concetto di ‘viaggio responsabile’, nel pieno rispetto delle comunità ospitanti e della natura.

Si partirà il 28 maggio – in occasione dell’avvio della Settimana Internazionale Turismo per tutti, sostenibile e solidale – e si andrà avanti fino al 28 giugno, con seminari, talk, corsi di formazione, mostre virtuali, visite guidate online e molto altro, per raccontare la rivoluzione già in atto del concetto di ‘viaggio’, attraverso nuove istanze e nuove proposte, che mai come adesso l’intera industria del turismo si trova a dover affrontare.

L’emergenza sanitaria in atto è anche un’opportunità per trovare soluzioni alternative e sostenibili e avvicinarci finalmente alla natura col rispetto che merita.
IL TEMA 2020: BIO-DIVERSITA’, Paesaggio e Umana Bellezza Da sempre IT.A.CÀ propone un’inversione di rotta rispetto all’idea ‘tradizionale’ di viaggio, così come si è sedimentata nelle pratiche comuni degli individui: l’intento è preservare, conservare, rispettare i luoghi che si visitano, agire nel rispetto del contesto che ci accoglie, partecipare come ‘cittadino temporaneo’ allo sviluppo dei territori e delle città che si incontrano.

Rispettare l’essenza e il ritmo naturale del contesto e della Bio-diversità che anima i luoghi visitati, permetterebbe al turista-viaggiatore di integrarsi nel tessuto, senza stravolgerlo, e allo stesso tempo alle comunità di partecipare responsabilmente allo sviluppo del proprio territorio.

La chiave di volta, semplice quanto rivoluzionaria, è quindi il rispetto.
Per questo motivo, gli organizzatori insieme alla rete di IT.A.CÀ hanno scelto la BIO-DIVERSITÀ come tema portante dell’edizione 2020 del Festival.
“Intendiamo partire dalla centralità della Terra e delle specie che la abitano, dove l’uomo non è che un singolo elemento in connessione con gli altri, esplorando il concetto di BIO-DIVERSITÀ da ogni punto di vista, poiché contiene nella sua essenza la nozione di rispetto (per il diverso, per la molteplicità, per gli ecosistemi delicati ecc) che è al centro del nostro lavoro da oltre 12 anni – dichiara Pierluigi Musarò, Direttore del festival IT.A.CÀ.
Laddove c’è turismo di massa, il rispetto per la biodiversità viene meno, e mai come ora si sente l’esigenza di un cambio concreto di passo nelle abitudini dei viaggiatori, a favore di un turismo ‘lento’, vicino magari, per rilanciare le peculiarità dei nostri territori meno battuti, scoprendo all’interno dei propri confini la possibilità di abbracciare finalmente una forma sostenibile di spostarsi e viaggiare”.

Intesa come meravigliosa pluralità di ecosistemi, molteplicità di esseri viventi e complessità virtuosa della natura, il concetto di BIO-DIVERSITÀ che fa da collante al programma di questa edizione di IT.A.CÀ rappresenta un passo importante per una fertile e vivificatrice riflessione su un tipo turismo sempre più responsabile, che mette al centro il rispetto per le comunità e i territori che accolgono il viaggiatore, e dove il viaggiatore contribuisce alla preservazione dei luoghi visitati.

“E’ necessario che si generi una presa di coscienza collettiva su quelle che sono le nuove prospettive legate a un turismo sempre più responsabile, in grado di valorizzare, rispettando le caratteristiche, le bellezze delle nostre aree interne – afferma Sonia Bregoli, co-fondatrice del festival IT.A.CÀ.

Ad esempio, il turismo lento e i cammini possono essere una leva di rigenerazione territoriale per il nostro paese, ora più che mai in questa situazione di crisi economica legata all’emergenza sanitaria”.
In un momento storico come questo, la riflessione di IT.A.CÀ si innesta su un ripensamento dell’intero settore turistico, dove promuovere queste nuove opportunità di viaggio potrà favorire una reale rigenerazione territoriale, specialmente adesso che la competizione con le mete lontane è drasticamente ridotta.