"Oggi 6 aprile: Giornata Mondiale dello Sport per la Pace e lo
Sviluppo, (indetta dalle Nazioni Unite) ma per lo Sport di Base con
tutte le professionalità specifiche di riferimento è l’ennesima triste
giornata."
Lo sostiene Antonello Muroni, presidente regionale della federazione
operatori sportivi Ugl, che aggiunge : "Dopo oltre 20 giorni dal
famoso Decreto “Cura Italia” del 17/03/20 solo un silenzio assordante
per tutte quelle problematiche legate allo Sport di Base ormai colato
a picco.
Le tantissime associazioni sportive svolgono sul territorio nazionale
diverse funzioni tra le quali quella sociale oltre all’aspetto
sportivo.
Un mondo lontano dalle luci della ribalta.Un mondo che è sempre stato
al suo posto, fedele al suo dovere, quello di rimanere vicini ai
nostri giovani, promuovendo sani stili di vita, promuovendo una
cultura legata al sacrificio, al rispetto delle regole e del prossimo,
alla capacità di saper vincere o di saper incassare le sconfitte.
Lo sport di base contribuisce ad erogare servizi a quasi 12 milioni di
tesserati in circa 95 mila associazioni e società sportive afferenti
al Coni, lo Sport di base è traino per il sistema Paese, infatti il
movimento incide per 1,6 punti percentuali i il 3.8 considerando
l’indotto sul prodotto interno lordo.
Per l’esercito di istruttori e Allenatori esclusi da tutte le misure
di salvaguardia e a oggi senza alcun ammortizzatore sociale e allo
stato attuale nel Decreto “Cura Italia” sono previsti 600 euro una
tantum sotto la voce: “indennità collaboratori sportivi” per un totale
previsto di 50 milioni. Un aiuto che non è aiuto, ed a oggi dopo 20
giorni nessun atto è ancora stato predisposto."
La Federazione Nazionale degli Operatori Sportivi UGL Sardegna ,
conclude la nota di Muroni , chiede un incontro urgentela Regione
Sardegna con l’Assessorato al Lavoro e allo Sport perché si trovino
misure straordinarie, che sono urgentissime, prepariamoci a un biennio
2020-21 costellato, ahimè, di morti per virus e di vittime economiche
sul lavoro. In tutti i campi!!