"Cagliari ha poco più di 154 mila abitanti, meno di un quartiere di
modeste dimensioni di Roma. Comincia così una nota del Gruppo di
intervento giuridico di Cagliari che aggiunge :
Raddoppiano nei giorni feriali, come impatto sul contesto ambientale,
grazie al pendolarismo lavorativo e scolastico.
La gestione dei rifiuti dovrebbe, comunque, non essere un problema
insormontabile come sta purtroppo accadendo da parecchio tempo.
Rifiuti nelle strade, cestini che traboccano di aliga, piramidi di
rifiuti date alle fiamme.
L’importo della tassa sui rifiuti (TARI) è palesemente inadeguato alla
qualità del servizio.
A Cagliari, per esempio, l’importo medio è stimato in 490 euro
all’anno (dati Cittadinanzattiva, Rapporto sulla gestione dei rifiuti
urbani - costi, qualità e tutele, nov. 2019) , si tratta del secondo
importo più elevato fra i capoluoghi di provincia in Italia (al primo
posto Catania con 504 euro annui).
A questo importo spesso vanno
aggiunte le somme necessarie per la rimozione, il lavaggio e la
custodia dei grandi mastelli condominiali.
E’ pur vero che si registra un calo dell’importo del 4,7% rispetto
all’anno precedente, ma è vero soprattutto che il servizio di gestione
dei rifiuti urbani lascia molto a desiderare.
Interi quartieri, come S. Elia, Is Mirrionis, S. Michele, S. Avendrace
e S. Teresa, hanno veri e propri cumuli di rifiuti nelle strade, con
il consueto banchetto offerto ai Ratti, e spesso arriva il rogo
purificatore fai-da-te, in primavera come in estate, come in autunno,
come in inverno.
Certo in parte è frutto di cafonaggine senza rimedio, ma in gran parte
è frutto di una banale dimenticanza: dopo l’avvio a regime (maggio
2019) della raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta e
l’eliminazione dei cassonetti dalle strade, le migliaia di evasori
TARI (15 mila utenze su 86 mila, il 17,4%) dove mai potranno buttare i
loro rifiuti se non in strada?
Infatti, da un lato soltanto i cittadini in regola con i pagamenti
della TARI hanno ottenuto i mastelli per la raccolta differenziata,
d’altro canto non sembra sia stato ridotto il numero degli evasori
TARI mediante quei controlli anti-evasione che nessuna amministrazione
comunale vuol fare per motivi di consenso elettorale.
E così i cittadini onesti si ritrovano a dover pagare un’elevata TARI
per poi ritrovarsi i rifiuti e i Ratti per strada, quando non i roghi.
L’Amministrazione comunale Truzzu, dopo i ripetuti proclami contro gli
incivili e gli immancabili scarichi delle responsabilità sulla
precedente amministrazione Zedda, è chiamata, ancora una volta, a
rapidi ed efficaci correttivi, se non vuole che ampie zone della città
si trasformino in favelas sudamericane e, magari, partano le prime
azioni legali contro gli importi iniqui di una tassa a fronte di un
servizio scadente e inefficace.
Qui non si tratta di scrivere a Jennifer Lopez, si tratta di
affrontare e risolvere reali problemi.
Se non è in grado, - conclude Grig - faccia l’unica cosa decente da
fare, se ne torni a casa.