Il giorno 22 gennaio scorso, è stato pubblicato il bando di concorso
per conducenti in ATP Sassari.
Questa è la giusta risposta alle richieste sindacali della FIT CISL
riguardo un miglioramento delle condizioni di lavoro nella Società di
trasporto pubblico di Sassari.
Dopo aver rivisto l’assetto societario, che inquadra ATP come s.p.a.,
il nuovo Direttore Generale ha voluto rimarcare la necessità di dare
giuste risposte ai lavoratori, considerando positivamente le richieste
sindacali della FIT-CISL.
Ricordiamo che dai primi mesi del 2019, la CISL ha rivendicato
modifiche operative sui turni di lavoro, sui capolinea e attenzione al
ricambio generazionale dei dipendenti attraverso il turn over, una
vertenza che ha visto la CISL scontrarsi con la direzione aziendale in
diverse occasioni nel 2019.
Per questo consideriamo la decisione di assumere autisti e rimodulare
orari e turni, accordi importanti per i lavoratori ATP.
Abbiamo riscontri positivi dai lavoratori i quali riconoscono al
sindacato la capacità di aver trovato buone soluzioni per le loro
esigenze consentendo il raggiungimento di un accordo che vede
“centrale” la figura dei conducenti nell’organizzazione aziendale.
Questo ci conforta enormemente, perché abbiamo creduto e voluto
perseguire questo risultato fin da subito assieme ai lavoratori, che
sono stati capaci di trovare unità d’intenti approvando la linea
sindacale intrapresa dalla CISL.
Ora ci attendono nuove sfide che riguardano il futuro del settore del
trasporto pubblico locale in Sardegna e nel territorio del sassarese
in particolar modo: la Regione Sardegna deve necessariamente
deliberare una riforma che tenga in considerazione il ruolo delle
Società di Trasporto, la capacità di queste di garantire servizi di
qualità e nel contempo, livelli occupazionali e salariali ottimali per
oltre 4.000 lavoratori del settore.
Come Sindacato dei Trasporti della CISL - sottolinea il segretario
territoriale Alessandro Russu - , non facciamo “tifo” per una Società
piuttosto che per un’altra, chiediamo che, nel rispetto delle norme
europee e nazionali, si individui un strumento capace di riorganizzare
le attuali aziende di trasporto, come in altre regioni italiane (es.
Friuli Venezia Giulia); un adeguato e moderno sistema di trasporto
regionale, ma soprattutto idoneo a garantire posti di lavoro per i
prossimi anni, perché la Sardegna ha “FAME di LAVORO”.