Ricorso ai giudici amministrativi contro il diniego del Ministero per
i beni e le attività culturali sul progetto di completamento della
strada Sassari-Alghero. La Regione sceglie di affiancare al confronto
politico anche quello giudiziario, per difendere un'opera considerata
strategicamente fondamentale.
“La strada Sassari-Alghero rappresenta una delle principali arterie
stradali dell’Isola, il cui completamento potrà consentire un adeguato
collegamento dell’abitato di Alghero con la SS131 e con Sassari -
afferma il Presidente della Regione Christian Solinas - Il
mantenimento della sezione a quattro corsie lungo tutto il tracciato
rappresenta, sottolinea il Presidente, una condizione non derogabile.
Riteniamo il parere negativo gravemente lesivo per il completamento
dell’opera, frutto di una errata interpretazione ed applicazione di
una normativa di emanazione della Regione, ed in merito alla quale gli
Uffici regionali avevano già fornito ampia documentazione al Ministero
in fase istruttoria, dimostrando il rispetto delle prescrizioni del
Piano paesaggistico. Ritengo dunque indispensabile, a tutela degli
interessi del territorio – conclude il Presidente della Regione -
porre in essere tutte le azioni possibili anche in sede giudiziaria,
per chiedere l’annullamento del parere rilasciato”.
Il parere, a firma del Ministro, si esprime negativamente sulla
proposta progettuale che prevede la realizzazione del tratto
conclusivo, che collega Alghero con lo svincolo per Mamuntanas, con
sezione a quattro corsie, in analogia alla restante parte
dell’arteria. La parte conclusiva della strada dovrebbe invece essere
realizzata restringendo la carreggiata a due corsie.
La decisione del Ministero si basa sulle interpretazioni ed
applicazioni delle prescrizioni del Piano paesaggistico regionale, che
non consente la realizzazione di nuove strade extraurbane con sezione
a quattro corsie nella fascia costiera, nella quale appunto insiste la
strada. Tale interpretazione non può trovare d’accordo la Regione.
“La decisione, dice l’Assessore ai Lavori Pubblici Roberto Frongia, è
stata assunta nonostante le nostre continue interlocuzioni sia con i
rappresentanti del Ministero dell’Ambiente sia del Ministero per i
beni culturali, ai quali è stata fornita tutta la documentazione che
dimostra la necessità sia tecnica che economica che sociale di
realizzare la strada con il mantenimento delle quattro corsie, e la
sua legittimità e rispetto del piano paesaggistico. La posizione
contraria è espressa a mio parere, dice l’assessore Frongia, con
motivazioni assolutamente non supportate dalle disposizioni
legislative o motivazioni tecniche”. “Abbiamo il dovere di colmare
quel gap infrastrutturale che fino a oggi è stato freno allo sviluppo.
È per questo che il ricorso rappresenta un atto dovuto, una risposta
alle esigenze dei sardi e della Sardegna. La nostra Isola – conclude
Frongia - ha urgente necessità di quelle reti indispensabili per le
imprese e per le famiglie che rappresentano la base su cui può
poggiare una vera ripresa economica”.
La strada di collegamento Sassari-Alghero ha la sua genesi negli anni
’80 e nasce con sezione a quattro corsie. Il primo tratto fra Sassari
e Olmedo venne aperto nel 2003 e nello stesso anno fu approvato, ed
ottenne tutte le autorizzazioni necessarie, il progetto di
completamento da Olmedo a Alghero. L’insufficienza di fondi consentì
di realizzare solo in parte la strada, precisamente fino allo svincolo
per Mamuntanas, aperto al traffico nel 2013.
Nel 2014, a seguito del reperimento delle risorse necessarie, fu
redatto il progetto per la realizzazione del tratto finale, già
ricompreso nel precedente progetto. Vi è stato un aggiornamento nel
marzo del 2018 e l’istanza al Ministero Ambiente per l’espletamento
della procedura di valutazione di impatto ambientale. Nell’ambito di
tale procedura si è espresso negativamente il Ministero dei beni
culturali, sulla scorta di considerazioni che sono state oggetto di
ampie discussioni e divergenze con l’Assessorato dei Lavori Pubblici e
con l’Assessorato all’Urbanistica.