Oristano: gli studenti dalla parte dei Diritti Umani

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In momento storico in cui va di moda la protesta, i volontari di Uniti per i Diritti Umani insieme al gruppo Interazione e la Consulta Giovani di Oristano, ha voluto riportare l'attenzione sul più efficace documento che attualmente la società abbia a disposizione per stabilire un vero e proprio ordine sociale avente come concetti centrali Pace, Tolleranza e Parità di Trattamento: giovedì 12 dicembre, all'istituto magistrale “Benedetto Croce”, come parte delle celebrazioni dell'anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (che cadeva esattamente il 10 dicembre), si è parlato dei 30 articoli di questo importantissimo documento.

Dopo un introduzione nella quale è stato mostrato il video “La Storia dei Diritti Umani”, la parola è passata al responsabile della Consulta Giovani, Emanuele Orrù, e all'assessora alle Politiche Giovanili e all'Istruzione, Stefania Zedda, i quali hanno invitato gli studenti ad apprendere ed approfondire l'argomento che sarebbe stato trattato nella mattinata, il dottor Mohamad Doreid, membro dell'Unione Culturale Libanese nel Mondo, ha raccontato un esperienza che da ragazzo fu costretto a vivere sulla propria pelle: la guerra civile che afflisse il Libano pochi decenni fa. 

La sua testimonianza ha avuto lo scopo di far comprendere ai ragazzi fino a che punto possano essere calpestati i Diritti Umani e nel contempo li ha fatti riflettere su quanto siamo fortunati nelle nostre vite quotidiane, nonostante alcuni vivano situazioni di assoluto disagio. Questo ha fatto risaltare anche la necessità di osservare anche piccole violazioni di questi 30 articoli così da poterle arginare e, grazie alla conoscenza e comprensione degli stessi, fare in modo che le violazioni cessino. 

 La chiusura della conferenza è stata trattata dal responsabile di Uniti per i Diritti Umani. L'ente si ispira alle parole del filosofo L. Ron Hubbard il quale affermò che “i diritti umani devono essere resi una realtà non un sogno idealistico”. Per questo motivo l'ultimo relatore, Nicola Oi, ha usato una serie di articoli approfondendo con gli studenti l'applicazione degli stessi. L'intento di fare in modo che potessero formare una propria idea di come sarebbe il mondo se questo documento fosse davvero conosciuto e rispettato, come porsi nei confronti del prossimo, come agire e che cosa si potrebbe davvero ottenere, facendosi da ambasciatori di questi 30 articoli, indirizzando i loro sforzi a fare in modo che un giorni i Diritti Umani smettano di essere solo un codice morale e diventino vere e proprie leggi riconosciute e rispettate dai tribunali di tutto il mondo.