Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Sassari, nel corso
degli ultimi mesi, ha ulteriormente intensificato su tutto il
territorio di competenza i controlli sulle cosiddette “prestazioni
sociali agevolate” – ovvero sui sussidi concessi a cittadini in
condizione economica e sociale svantaggiata – con particolare
attenzione al reddito di cittadinanza.
Il lavoro delle Fiamme Gialle si è concretizzato in 16 controlli
sulla nuova misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla
povertà scoprendo 9 persone che percepivano il sussidio senza averne
diritto.
Nella maggior parte dei casi i soggetti sono stati trovati a lavorare
“in nero”: è il caso di un operaio edile e di un addetto ad una
discoteca ad Alghero, di un barista e una cameriera a Sassari ed in un
paese dell’hinterland e di un aiuto pizzaiolo e un lavapiatti in
Gallura.
In un’occasione un ragazzo era stato regolarmente assunto in un bar di
Alghero ma non aveva comunicato all’INPS di aver trovato un impiego,
mentre due donne a Tempio Pausania avevano “dimenticato” di informare
l’Istituto di Previdenza Sociale che 3 componenti dei propri nuclei
familiari avevano iniziato un’attività lavorativa.
Le posizioni irregolari sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria
ed alla Direzione Provinciale INPS di Sassari competente per la revoca
del beneficio e per il recupero delle somme indebitamente percepite,
quantificate in oltre 10 mila euro.
Le variazioni reddituali e patrimoniali, infatti, vanno comunicate
all’INPS nelle tempistiche previste dalla legge pena l’immediata
revoca del sussidio con conseguente restituzione degli importi
percepiti indebitamente e la denuncia all’Autorità Giudiziaria nel
caso di omissione o false dichiarazioni, punite con la reclusione da
uno a tre anni.
Anche i redditi provenienti da attività irregolari, come nel caso del
lavoro “in nero”, una volta accertati causano la decadenza del
beneficio. I finanzieri, in tutti i casi, hanno concentrato
l’attenzione sulla veridicità dei dati delle autocertificazioni
presentate, vale a dire sulle informazioni che non emergono dalle
verifiche automatiche delle istanze ma che possono essere scoperte
solo attraverso il sistematico incrocio dei dati acquisiti nell’ambito
di tutte le attività istituzionali con le banche dati in uso al Corpo.
L’azione della Guardia di Finanza continuerà costantemente in tutta la
provincia a tutela del corretto impiego delle risorse pubbliche ed a
garanzia di tutti i cittadini e in particolare delle fasce più
bisognose.