Al termine del convegno l’Equipe Comunicazione costituita sotto il
titolo dell'evento “Un’Esperienza da gustare”, ha diffuso una nota
che riassume ruoli, competenze, prospettive e rilevanza sociale che
gli istituti superiori esercitano in città ma con ricadute di ordine
formativo che vanno ben oltre le mura urbane della Riviera del
Corallo.
" Alla fine, partecipanti e curiosi, - si legge nella nota
- di una cosa erano convinti: del peso non indifferente che gli
istituti professionali hanno assunto nella formazione dei giovani
algheresi e non solo. Se vogliamo sta tutto qui il significato del
Convegno dell’I.I.S. “Piazza Sulis” nei locali a Lo Quarter della
Fondazione Alghero.
Un Convegno fortemente voluto dalla componente docenti, per tracciare
pubblicamente le linee di una rendicontazione sociale incentrata sul
modo di operare degli istituti professionali nel territorio di
riferimento, in tutte le sue articolazioni: alberghiera, manutenzioni
e operatori socio-sanitari. Il quadro emerso al Convegno esprime in
modo chiaro il ruolo dell’istruzione professionale quando si tratta di
creare un collegamento tra le esigenze di un territorio e la
formazione, le professionalità con la vocazione turistica della nostra
isola, insieme ai servizi complementari, sia di ordine tecnologico che
di assistenza alla persona.
Un percorso che nel tempo si è continuamente rinnovato, nel tentativo
di interpretare al meglio i cambiamenti sociali e in particolare le
nuove tendenze del turismo, l’aspettativa di vita decisamente più
elevata e la diffusione capillare delle nuove tecnologie anche a
livello domestico. Si è ampliata e potenziata anche l’offerta,
istituendo il corso serale per gli adulti e la sezione all’interno del
carcere di Alghero (indirizzo alberghiero e Servizi per la Sanità e
l’Assistenza Sociale).
Al Convegno è stato delineato anche il profilo dell’utenza, con ciò
evidenziando la funzione di argine all’abbandono scolastico svolta
dagli istituti professionali, e quelli di Alghero non fanno eccezione.
Si tratta di studenti con una spiccata propensione verso il lavoro,
desiderosi di costruirsi una vita autonoma non solo sotto l’aspetto
economico. I dati presentati parlano di studenti che cominciano ad
avere dei veri e propri contratti di lavoro già al finire della classe
terza, che sfruttano le occasioni offerte dalla scuola (Alternanza
scuola-lavoro e Stage) per fare esperienza in aziende di un certo
livello, e iniziare così un percorso professionale che talvolta
prosegue anche dopo il diploma. Studenti che apprendono soprattutto
attraverso l’esperienza, trovandosi a loro agio nelle attività di
laboratorio, estese anche per l’apprendimento delle materie più
teoriche.
La funzione sociale degli istituti professionali di Alghero è
fortemente indirizzata a garantire a tutti gli studenti il diritto
allo studio. Le esperienze di inclusione presentate al Convegno
rappresentano, forse più di qualunque altro aspetto, l’impegno della
scuola per offrire a tutti spazi di socializzazione e di crescita
umana, qualità indispensabili anche in campo lavorativo. Nonostante
l’impegno i dati relativi all’insuccesso scolastico continuano ad
essere impietosi, seppur in lieve ma costante miglioramento. Purtroppo
le cause non sempre sono riconducibili solo alla scuola, a
dimostrazione del fatto che il successo scolastico è costruito su più
livelli, e comprende la famiglia, la comunità di riferimento, i
servizi del territorio e la rete del welfare. Realtà istituzionali con
cui gli istituti professionali si sforzano di dialogare, e dove spesso
si incontrano sensibilità promettenti, soprattutto per il benessere
degli studenti. Il successo più grande è poter interagire con le
fragilità e le insicurezze di molti giovani adolescenti che
frequentano gli istituti professionali, per costruire insieme
esperienze significative, utili ad affrontare il futuro con più
fiducia e con gli strumenti giusti. E quando uno di questi studenti
arriva al diploma, questo è il messaggio lasciatoci dal Convegno, il
successo è corale, quasi a dire che la scuola non va lasciata da sola
ma sostenuta e considerata in ogni aspetto dell’organizzazione sociale
e della collaborazione interistituzionale. Quello che appunto -
conclude la nota - si vuole dichiarare e rinforzare ".