E' il tema del dibattito organizzato a Cagliari mercoledì 11 dicembre,
primo ciclo di una serie di incontri che nel capoluogo, e in futuro
anche nei territori, affronterà sotto vari punti di vista la questione
fondamentale dello sviluppo sostenibile nell’isola. A partire dalle 17
presso la sala dello Studium Franciscanum, in via Principe Amedeo 22,
la discussione si articolerà in tre distinti momenti.
Il primo sarà dedicato agli esperti del tema dell’energia e dello
sviluppo: interverranno il professor Roberto Ricciu (docente di fisica
tecnica industriale all’Università di Cagliari ed esperto di
sostenibilità energetica), Fernando Codonesu della Scuola di cultura
politica “Francesco Cocco” e l’imprenditore zootecnico Sergio Sulas.
Nella seconda parte spazio alle associazioni e alla società civile,
con le voci di Lilli Pruna e Sabrina Perra (entrambe sociologhe
dell’economia e del lavoro all'Università di Cagliari), Tonino Dessì
del Comitato d’Iniziativa Costituzionale e Statutaria, e Pierluigi
Marotto dell’associazione Sardegna Sostenibile e Sovrana. Nella terza
parte si darà spazio al dibattito, moderato dal giornalista e
presidente dell’associazione Sardegna Sostenibile e Sovrana Vito
Biolchini.
L’incontro è organizzato da quattro sigle: i Comitati Sardi per la
Democrazia Costituzionale, il manifesto sardo, la Scuola di cultura
politica “Francesco Cocco”, il Comitato d’Iniziativa Costituzionale e
Statutaria e l’associazione Sardegna Sostenibile e Sovrana.
L’obiettivo di “Quale energia per quale sviluppo?” è quello di
spezzare il circolo poco virtuoso nel quale oggi viene relegato il
dibattito sullo sviluppo in Sardegna, strumentalmente schiacciato
sulla sbandierata necessità di realizzare a tutti i costi la dorsale
del metano, e di aprirlo e nuovi e più innovativi contributi che
arrivano da settori qualificati della ricerca e della società civile.
“Quale energia per quale sviluppo?” vuole dunque ribaltare il
paradigma attuale che pone l’accento esclusivamente sulle fonti di
approvvigionamento, evitando di sviluppare un ragionamento a medio e
lungo termine sulle reali vocazioni economiche dell’isola, anche alla
luce dell’emergenza ambientale in atto. Ma tema dell’energia non può
essere slegato da quello dello sviluppo, ed è esattamente ciò che
questo ciclo di incontri proverà a fare: riprendere in maniera
organica le fila del discorso, contrastando con il ragionamento e
l’approfondimento la retorica di chi spaccia la dorsale del metano
come l’unica grande infrastruttura capace di risollevare la Sardegna
dal suo destino di sottosviluppo.